Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Paolo Tella, della presidenza del Consorzio Ricostruzione L'aquila 2009 su questioni riguardanti il superbonus.
"Le generalizzazioni non fanno mai bene, come dire che se ti è andato di traverso un sorso d’acqua non devi bere più. Molte testate, pur di fare notizia, diffondono notizie su truffe che, anche se vere, sono sempre descritte in modo troppo parziale. Il superbonus odiato da Draghi. Come può un Presidente del Consiglio - scrive Tella - lamentarsi delle dichiarazioni di Salvini e Conte che si dichiarano contrari a quanto votato in Parlamento e, poi, fare lui la stessa cosa? A Strasburgo, durante la plenaria del Parlamento europeo del 3 maggio, il Presidente Draghi ha dichiarato “siamo contrari al superbonus”; è, comunque, una legge dello Stato Italiano votata dal Parlamento italiano e proposta dal Governo da lui presieduto, che ha una dotazione finanziaria approvata dal suo Governo, che fa riferimento ad una legge che ha superato un percorso di “aggiustamenti” durato anni".
"Con i Decreti voluti da Draghi, da dicembre 2021 in poi, si è rallentato un meccanismo virtuoso che non ha niente a che vedere con le truffe; pensiamo solo all’entità dell’evasione fiscale in Italia e da cosa deriva per capire che il meccanismo delle truffe e dell’evasione, pessimo e dannoso, fa parte del nostro sistema Paese: è da combattere con forza e mai il Governo Draghi ha preso posizione chiara con un programma di azioni chiare contro l’evasione fiscale".
"Tornando ora al superbonus - prosegue la lettera - ci sono almeno due aspetti: le truffe sono partite per i mancati controlli dell’Agenzia delle Entrate (nessun controllo sui primi inserimenti neanche sul codice ATECO – in fondo la descrizione) e, soprattutto, che se c’è un truffatore, che va punito, ci sono centinaia di persone che lavorano bene. Uno che truffa va punito, non sono tutti truffatori. Ho lavorato per la ricostruzione a L'Aquila dopo il terremoto del 2009 e, ogni volta che si scopriva un'impresa mafiosa, si parlava male di tutte le 300 imprese che hanno ricostruito una meravigliosa città senza alcuna infiltrazione".
"La notizia delle truffe serve, lo capisco, ma questo modo di parlare solo di truffe è davvero una caduta di stile che getta nel fango migliaia di imprese oneste, è una generalizzazione da marciapiede che non merita un sistema che ha dato ampia prova di essere volano per la ripresa del settore delle costruzioni, per l’indotto, e, soprattutto per stimolare velocemente la crescita del Paese; Il comparto delle opere pubbliche sconta ancora ritardi gravosissimi che non permettono la trasformazione delle risorse in cantieri in tempo utile mettendo a rischio, tra l’altro, la partenza stessa del PNRR; i Comuni hanno soldi e non hanno capacità di spesa, come molti Enti Pubblici".
"I dati sull’utilizzo delle misure fiscali per le ristrutturazioni - scrive Tella -, dopo poco più di un anno dall’introduzione del superbonus, hanno mostrato una valenza straordinaria: il monitoraggio, a cura di ENEA e del Ministero della Transizione Ecologica, al 31 marzo 2022, certifica oltre 139.000 cantieri avviati per 24 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Il dato dei lavori conclusi riporta un valore di oltre 16 miliardi: stiamo parlando di oltre l’1% del PIL, il 4% con i settori collegati. In Abruzzo, al 31 marzo, si rilevano 3.667 interventi con 824 milioni di euro di lavori ammessi a detrazione e 526 milioni di investimenti per lavori conclusi. Nel quadro degli investimenti attivati dagli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica nel 2021, con il 110% a fare da traino- conclude Paolo Tella nella lettera -, il saldo per il sistema economico del Paese risulta positivo per quasi 4 miliardi di euro".