Un appello per rilanciare il no al progetto di Ombrina Mare al largo del litorale abruzzese, in vista del termine di scadenza per la presentazione delle osservazioni al Ministero dell'Ambiente fissato per martedì prossimo.
Lo hanno lanciato questa mattina a Pescara i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che, insieme al parlamentare Gianluca Vacca, hanno ribadito la propria contrarietà alla petrolizzazione dell'Abruzzo. "Martedì è una data importante per l'Abruzzo - ha sottolineato il Consigliere Pietro Smargiassi - noi come Movimento 5 Stelle Abruzzo abbiamo depositato lo scorso mercoledì, sia presso l'Assessore regionale Mario Mazzocca, sia al Presidente della Regione Luciano D'Alfonso e al Ministero dell'Ambiente, ben 7 pagine di osservazioni. L'auspicio è che vengano prese in considerazione. Per domenica a mezzogiorno abbiamo organizzato un flash mob su tutte le spiagge del litorale abruzzese, per dire no a questa operazione che comprometterà non solo il presente di questa regione, ma almeno i prossimi 25 anni".
E la Capogruppo Sara Marcozzi ha evidenziato come, a differenza di altri partiti, il Movimento 5 Stelle abbia una posizione univoca sulla petrolizzazione sia in Regione, che al Parlamento nazionale. "Il nostro movimento - ha puntualizzato Sara Marcozzi - porta avanti le stesse battaglie sia a livello nazionale, che regionale, cosa che non si può dire dei partiti. Pensiamo al PD, che ha politiche energetiche nazionali da Anni '60, mentre a livello locale ci dicono che sono contro il petrolio e a favore delle energie rinnovabili. Ci chiediamo però come, visto che in questi giorni drammatici, in cui stanno per scadere i termini per la presentazione delle osservazioni, non c'è una sola presa di posizione netta contro Ombrina Mare. Addirittura, mentre oggi noi siamo qui a lanciare la battaglia contro il petrolio, il Presidente D'Alfonso sta invece incontrando il Sindaco di New York. E' ora dunque che si dicano chiaramente quelle che sono le priorità per l'Abruzzo: le pubbliche relazioni o la lotta alla petrolizzazione del territorio".