Sabato, 27 Agosto 2022 08:09

Cinque anni senza Mauro Zaffiri, il ricordo di Tettamanti

di  Redazione

Il ricordo di Alessandro Tettamanti

Ad ogni Perdonanza arriva il momento. Il momento di ricordare quella sera a Piazza Chiarino in cui ci arrivò la notizia raggelante, incredibile. Un tonfo sordo nel cuore, di gruppo, che stordisce e lascia senza parole. “Non può essere vero”. Invece era così, Mauro Zaffiri ci lasciava, a soli 64anni.

Quest’anno sono cinque anni senza Mauro, infatti si sono appena svolte nuovamente le elezioni comunali, le più importanti, perché per noi L’Aquila è tutto… o almeno lo è stata. Mi votasti dall’ospedale allora, sapevo di avere la tua fiducia, che Tettamanti “l’anarchico”, così mi avevi definito all’epoca, ti era sempre piaciuto, che a te quelli che pensano con la coccia propria piacevano.

zaffiri

 

Forse ti ci rivedevi e io non vedevo l’ora di rivedere te uscire da quell’ospedale. Ti ricordi quando volevo fare una carovana che attraversasse le terre del cratere? Prima di tutto, a terremoto fresco. Fosti l’unico a crederci, più di me, perché credevi in noi. Oggi mettiamo lo striscione col tuo volto alle partite dello United L’Aquila perché vogliamo che resti inciso nello sport aquilano a cui hai dato tutto, vogliamo far sapere qual è la nostra storia, chi sono le persone che ci hanno formato, imparato a non mollare e a rendere le cose possibili quando tutti intorno ti dicono che non si possono fare.

Ho pensato che mi avresti appoggiato anche nella scelta difficile delle ultime elezioni. Lo avresti fatto, credo, per il tuo senso pratico e per la tua voglia di provare a fare politica ad ogni costo e con tutti mezzi a disposizione. Perché questa città può essere migliore e più giusta anche fosse per una sola idea diversa in più.

Solo che con te, con la tua forza, oggi saremmo riusciti, credo, a restare più uniti e a conti-nuare a portare quell’anomalia creata insieme nell’istituzione politica cittadina. Ma è solo una piccola, relativa, sconfitta rispetto ai tanti metri che, negli anni senza di te, siamo stati costretti ad indietreggiare. Ho già avuto modo di scrivere e l’onore di leggere al tuo funerale, quanto tu sia stato importante per noi ragazze e ragazzi del Comitato 3e32 che si misero in testa di cambiare la città dopo il terremoto.

Uno dei pochissimi della tua generazione a sedersi con noi, parlare con noi, rischiare con noi. Uno dei pochi che conoscemmo della sinistra storica locale a stare ancora per strada, ad affiggere manifesti di notte, a trovarsi di fronte cordoni di po-lizia, insomma a stare lontano dai salotti.

Noi ti conoscemmo solo allora e che gran mano che ci hai dato a capire L’Aquila e a come farci politica dal basso. Il tuo tendone è ancora lì che resiste a CaseMatte, prima fu a Via Strinella nella cosiddetta Piazza 3e32 e poi in Piazza Duomo ai tempi dell’assemblea citta-dina, le carriole e del “riprendiamoci la città”.

Andammo pure sotto casa del Governatore Chiodi una volta, distaccandoci dal corteo del-la Cgil, per dirgli di dimettersi, ricordi? “Dall’Aquila con rabbia, Chiodi dimissioni” urlava-mo noi aquilani. Senza parlare delle manifestazioni a Roma, dell’occupazione dell’asilo, dell’esperienza di Appello per L’Aquila.

I più giovani non lo sanno, i più vecchi a volte fanno fatica a ricordare, ora che tutto pare sia come “rientrato”, ma c’è stato un tempo in cui questa città era tutt’altro che pacificata e si lottava per la ricostruzione sociale, e tu sei stato tra gli indiscussi protagonisti di quel periodo di impegno civico.

L’Aquila e la sua politica avrebbero bisogno di una persona come te tanto più oggi che tutto sembra più ovattato, separato, lontano. Ne avremmo bisogno noi ragazzi e ragazze, che nel frattempo ci siamo fatti adulti senza più avere un punto di riferimento come te.

Ne avrebbe bisogno la sinistra locale tutta, e tutte le persone che ti hanno voluto bene e han-no lottato insieme a te, insieme alla tua interminabile generosità e combattività. Nel tuo ricordo, a cinque anni dalla scomparsa, ci stringiamo di nuovo intorno al dolore della tua famiglia che più di chiunque soffre la tua mancanza.

Qualcosa Mauro l’abbiamo cambiata e, come scrivemmo cinque anni fa, la tua voglia di lottare, il tuo coraggio e la tua generosità vivranno per sempre in questa città.

Ultima modifica il Domenica, 28 Agosto 2022 15:24

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