Martedì, 30 Agosto 2022 18:09

Il Comune rescinde contratto con la Rialto per il Parco urbano in Piazza D'Armi

di  Redazione

L’Amministrazione Comunale ha rescisso il contratto di appalto per realizzare il Parco di Piazza d'Armi con la società Rialto costruzioni di Caserta.

L’Anac -autorità nazionale anticorruzione- nel febbraio di quest’anno, aveva già stigmatizzato le modalità con cui era stato affidato l'appalto per la realizzazione del parco urbano di Piazza d'Armi a valle del concorso internazionale di progettazione vinto da Modostudio che, per la stesura del progetto definitivo, consegnato nel 2014, aveva collaborato con l’artista spagnolo Cova Rios.

Secondo l’Anac si doveva procedere con la risoluzione del contratto "per grave inadempimento e gravi irregolarità", invece l'impresa presentò un secondo progetto esecutivo, oltre i termini indicati nella gara. (clicca qui per ripercorrere la vicenda)

Lelio De Santis, ex Consigliere Comunale ed Assessore, in una nota stampa racconta: “Io ho seguito per anni questa oscura vicenda, suggerendo più volte alla Giunta comunale proprio questa decisione di rescissione del contratto, dopo aver denunciato, inascoltato, le palesi forzature tecniche ed amministrative che avevano portato la Rialto costruzioni, dopo un ribasso chiaramente anomalo di circa il 50%, a presentare un progetto esecutivo che aumentava l'importo dei lavori da 10.297.290 a 15.445.845 sulla disponibilità complessiva di 22 milioni! È stato pertinente ed opportuno anche l'intervento dell'ANAC per spingere l'amministrazione comunale ad assumere un atto doveroso, anche se tardivo.

Ed aggiunge: “Ora c'è da salvare il finanziamento per realizzare un'opera importante per riqualificare Piazza d'Armi e per realizzare spazi attrezzati, strutture sportive ed un Teatro di circa 1.000 posti.”

“È necessario anche intraprendere ogni iniziativa legale ed amministrativa per recuperare le centinaia di migliaia di euro spesi per le responsabilità della Rialto e per riaffermare un principio sacrosanto di legalità nella gestione delle opere pubbliche, anche in considerazione del fatto che era noto a tutti che la Società appaltatrice fosse in concordato preventivo ed era stata esclusa da altri appalti pubblici. A tal fine, mi permetto di suggerire al Presidente, Stefano Palumbo, la convocazione della Commissione di vigilanza per una puntuale valutazione delle procedure eseguite, degli atti assunti e delle eventuali responsabilità ad ogni livello.” Conclude Lelio De Santis.

Ultima modifica il Mercoledì, 31 Agosto 2022 14:31

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