Mercoledì, 31 Agosto 2022 17:10

Lutto in città per la scomparsa di Silverio Iannella, ex Segretario Generale della Camera del Lavoro dell’Aquila

di  Redazione

Lutto nel mondo sindacale per la scomparsa Silverio Iannella, ex Segretario Generale della Camera del Lavoro dell’Aquila che fu eletto per la prima volta nel 1977.

Dal 1960 fu componente della Segreteria della CGIL Provinciale dell’Aquila. Silverio ebbe il suo primo approccio con il sindacato nel 1946, presso il Centro Raggruppamento Autocarri del Ministero dei Trasporti.

In breve tempo il suo rapporto con il sindacato si intensificò. Da giovanissimo, sin dalle sue prime esperienze lavorative, organizzò le prime lotte sindacali e come egli stesso ricordava: “avevo organizzato le lotte all’interno dell’impresa perché c’era una vertenza nazionale per equiparare gli assegni familiari; quelli agricoli allora erano infatti molto più bassi di quelli dell’industria”. Lasciò il suo precedente posto di lavoro ed entrò in fabbrica, la FAMA, Fabbrica Aquilana di Mobili Artistici, che all’epoca occupava circa 150 operai.

Per Silverio, come per tutto il gruppo dirigente della CGIL e per il movimento operaio e contadino, gli anni cinquanta e sessanta furono anni duri, di importanti lotte sindacali e di altrettanto importanti conquiste. Alla FAMA Silverio organizzò scioperi e lotte, per rivendicare salari dignitosi e per la sicurezza sul lavoro: “ricordo gli scioperi a singhiozzo fatti su mio segnale, dieci minuti per volta”. Silverio ricordava, di questo periodo di lotte in particolare, quanto fosse stato difficile e quanto impegno ci fosse voluto per far maturare la coscienza di classe in quei lavoratori, “ci volle più di un anno”.

Resta patrimonio della nostra organizzazione la testimonianza di Silverio al 90° anniversario della Camera del Lavoro dell’Aquila quando, oltre a ricordare a tutte e tutti la durezza della vita del sindacalista, “la nostra vita era fatta di stenti, di molti sacrifici”, ricordò anche la grande lotta sindacale per “rompere le gabbie salariali”, e raccontò alla platea il ricordo del suo intervento alla Sacci di Cagnano, con queste esatte parole: “alla Sacci di Cagnano, altra fabbrica con 140-145 operai, lo scontro era corale perché coinvolgeva tutta la popolazione e investiva praticamente tutto il circondario, non solo di Cagnano ma anche oltre, e aveva la solidarietà di tanti altri lavoratori”.

Con queste parole Silverio ci restituì il senso del collettivo, l’importanza di comprendere che il sindacato ha un raggio d’azione ben più ampio di quello che può sembrare, poiché ogni risultato raggiunto con la lotta ha ricadute sulla qualità della vita della società di riferimento. Silverio seppe rappresentare compiutamente il ruolo da dirigente sindacale, costruendo un rapporto di solidarietà tra lavoratrici e lavoratori, basato sull’ascolto delle persone e dei loro bisogni.

Benché avesse attraversato gli eventi del “secolo breve” ricoprendo ruoli apicali nella nostra organizzazione sindacale, per Silverio essere dirigente sindacale rappresentò sempre una missione svolta con abnegazione, coerenza e impegno. La nostra comunità non perde solo un dirigente sindacale, ma soprattutto un esempio ed una linea da seguire. Sarà cura di tutta la CGIL della Provincia dell’Aquila non permettere al tempo che quella linea si spezzi. Che la terra gli sia lieve. 

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