A poco più di 6 anni da quella valanga di neve ghiaccio e detriti che travolse e spazzò via per sempre le vite di 29 persone lasciando solo 11 superstiti, oggi sarà il giorno della verità e della giustizia per tutti coloro che ogni giorno la invocano a gran voce, i parenti delle vittime. Si tratta del processo per la tragedia di Rigopiano.
La decisione del Giudice per le indagini preliminari, Gianluca Sarandrea dovrebbe arrivare infatti nel primo pomeriggio considerando che alle 10 ci sarà l'ultima replica dell'avvocato Daniele Ripamonti, che assiste Ida De Cesaris, dirigente della Prefettura di Pescara.
Sono trenta gli imputati in questo doloroso procedimento. Nelle udienze precedenti l'accusa, rappresentata dal procuratore capo, Giuseppe Bellelli, e dai pm Andrea Papalia e Anna Benigni, aveva chiesto 26 condanne, per ben 151 anni e mezzo di carcere, oltre che quattro assoluzioni.
Gli imputati sono accusati a vario titolo di omicidio plurimo colposo, disastro colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi. Una vicenda che certamente non finirà con questa sentenza andandosi a sviluppare quanto meno negli altri gradi di giudizio, considerando le durissime opposizioni che ci sono state fino a questo momento.
L’ultima dichiarazione in ordine di tempo è stata di Marco Foresta, che nella tragedia dell'Hotel Rigopiano perse entrambi i genitori e che ha detto: "Mi auguro che non vengano fatti sconti, che non ci sia neanche un giorno di sconto rispetto a quanto richiesto dalla Procura. Mi aspetto che sia una sentenza esemplare, per rendere omaggio a chi non c'è più e anche per tutte le altre tragedie che ci sono state, a partire dal crollo del ponte di Genova. Siamo fiduciosi"