Fabrizio Magani se ne va. Il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo (di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Mibact) si trasferirà già dalla prossima settimana a Roma, per assumere un incarico all'interno del segretariato generale del Mibact.
A dimostrazione della partenza imminente di Magani, c'è anche la circolare ministeriale 269 (datata 1 agosto), con la quale il Mibact cerca la "disponibilità di incarichi di funzione dirigenziale di livello generale ad interim per la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell 'Abruzzo" [scarica la circolare]. In sostanza, il Ministero nominerà subito un dirigente che svolgerà la funzione di direttore ad interim, prima della nomina definitiva del successore di Magani. Il dirigente ministeriale andrà via già nei prossimi giorni. E' stato infatti visto ieri davanti all'ufficio di viale Duca degli Abruzzi mentre caricava scatoloni in un'auto.
In realtà, Magani non è più direttore già dallo scorso 16 aprile. Da allora, infatti, ha operato solo in ordinaria amministrazione. Una vacatio che sta creando, in questi mesi, non pochi problemi al pagamento dei lavori per la ricostruzione nei confronti delle imprese, in quanto manca la firma per il mandato di pagamento dello Stato di avanzamento dei lavori (Sal).
L'addio di Magani dalla direzione regionale è stato anche oggetto di accese polemiche da parte dei maggiori esponenti del Partito Democratico aquilano (in primis la senatrice Stefania Pezzopane e il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente) che hanno chiesto a gran voce all'allora ministro Massimo Bray che Magani rimanesse. In un primo momento, infatti, per il dirigente veneto era pronto il ruolo di vice direttore del Grande progetto di restauro e messa in sicurezza di Pompei. Con il cambio di governo, il nuovo titolare del dicastero Dario Franceschini aveva assicurato sulla permanenza di Magani in Abruzzo. Rassicurazioni smentite dall'ufficialità della partenza.
Veneto classe 1961, Fabrizio Magani si è laureato in Lettere all'Università di Padova. Prima di arrivare in Abruzzo, è stato già responsabile della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Nei mesi scorsi - quando aveva già lasciato l'incarico di direttore regionale dei Beni Culturali - ha ricevuto anche un'avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila denominata Betrayal su presunte tangenti nella ricostruzione di beni culturali ed ecclesiastici, e che ha portato all'arresto di 5 persone e all'iscrizione nel registro degli indagati di altre 12.