Lunedì, 20 Ottobre 2014 14:35

'De Nino-Morandi', Del Corvo: "Studenti trasferiti all'Itis di Pratola Peligna"

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"Si sta lavorando per garantire agli studenti la ripresa delle attività didattiche già da lunedì prossimo".

A dirlo è il presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo, al termine della riunione di stamane in Prefettura che ha fatto il punto sulla situazione degli istituti scolastici superiori "De Nino-Morandi" di Sulmona, posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. 

Le indagini della Procura dell'Aquila, interessata da tempo all'istituto scolastico peligno, hanno rivelato che "le opere di adeguamento erano state eseguite solo in parte e in maniera difforme da quanto progettualmente previsto. Il tutto a fronte di rendicontazione che, invece, attestava la piena e conforme realizzazione delle opere". NewsTown ha raccontato delle presunte truffe nei lavori della "De Nino-Morandi" nell'aprile scorso [leggi l'articolo].

Il plesso scolastico ospitava, fino al sequestro, l'istituto tecnico commerciale e l'istituto tecnico per geometri. "I ragazzi saranno trasferiti all’Itis di Pratola Peligna - ha sottolineato Del Corvo - dove potranno continuare le lezioni; abbiamo deliberato, nella seduta odierna di Giunta, l’atto di indirizzo che lo permetterà. Inoltre, ho preso contatto con Luciano D’Amico, presidente del Consiglio di amministrazione di Arpa Spa, per chiedere l’implementazione delle corse degli autobus che, tra l’altro, sono già attive per il trasporto degli studenti dell’Industriale. Restiamo, comunque, disponibili a prendere in considerazione alternative valide dell’Amministrazione comunale di Sulmona, che abbiano ad oggetto, però, proposte di locali idonei alle attività scolastiche con palestre e laboratori che assicurino lo svolgimento delle lezioni".

Alla notizia del sequestro, il presidente della Provincia aveva annunciato che l'ente si costituirà parte civile "nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola. Le irregolarità dell'impresa in un intervento di tale rilevanza hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti, rallentando in maniera determinante la conclusione dell'opera. Del resto, l'Amministrazione provinciale, già due anni fa aveva risolto il contratto con l'impresa, sospendendo l'erogazione dei pagamenti. L'arrivo della perizia commissionata dalla Procura conferma quanto sospettato e sostenuto nella rescissione del contratto; rescissione, tra l'altro, impugnata dall'imprenditore disonesto con richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro. La perizia permetterà agli uffici della Provincia di elaborare la variante per l'avvio dei lavori che restituiranno l'istituto scolastico De Nino-Morandi agli studenti, secondo le norme di sicurezza sismica". 

 

 

 

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