Sabato, 25 Ottobre 2014 14:41

L'Enac chiude l'Aeroporto dei Parchi fino a gennaio. Fine dei giochi?

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L'aeroporto dei Parchi di Preturo è stato chiuso al traffico commerciale dall'Enac, fino al 20 gennaio 2015.

Altro che scalo perfettamente operativo, come aveva ribadito l'amministratore delegato di Xpress, Giuseppe Musarella, a conclusione del sequestro - eseguito dal Corpo Forestale dello Stato, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato - di una parte dell'area interna all'aeroporto.

"E' il prosieguo di una indagine avviata nell'aprile scorso, con l'obiettivo di trovare materiale radioattivo sotterrato: al contrario, le indagini confermano che non ce n'è traccia", aveva commentato Musarella. "Per ulteriori accertamenti, di altra natura, è stata sequestrata l'area di fondo pista, circa 4mila metri quadri di terreno. Si tratta della Resa, l'aria di sicurezza: abbiamo condiviso con l'ispettore Maurilio Grasso la possibilità di sequestrarla con un sistema meno evidente di impatto operativo, così da evitare la chiusura dell'aeroporto".

Invece, a seguito del sequestro e dei 6 avvisi di garanzia notificati per traffico illecito di rifiuti speciali e discarica abusiva (per 20mila metri quadrati), Enac ha deciso la chiusura dell'aeroporto. Che in realtà non vedeva aerei commerciali partire o atterrare da diverse settimane.

A questo punto, è difficile immaginare che l'amministrazione attiva non prenda in debita considerazione la proposta avanzata nel corso dell'ultimo Consiglio comunale dal consigliere di opposizione Ettore Di Cesare, con un ordine del giorno che intendeva impegnare l'amministrazione a "chiedere un parere ai propri uffici tecnici e legali per valutare la possibilità di rescindere la convenzione con la società Xpress per la gestione dello scalo di Preturo e la possibilità di adire le vie legali nei confronti della suddetta Xpress per ogni eventuale danno subito dal Comune dell’Aquila allo stato presente e futuro dal mancato rispetto della convenzione di cui sopra".

L'ordine del giorno non è stato votato dalla maggioranza che ha deciso di rimandare la discussione ad una riunione dei capigruppo che, inizialmente convocata per il 28 ottobre, è stata rinviata al 6 novembre. Ora, però, sembrano davvero non esserci motivi plausibili per non rescindere la convenzione: a fronte di ingenti finanziamenti pubblici, infatti, l'aeroporto è chiuso per una inchiesta dai contorni foschissimi e, nei 3 anni di startup, ha visto partire e atterrare soltanto 7 persone. Un disastro.

 

Ultima modifica il Venerdì, 14 Novembre 2014 18:59

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