Sabato, 08 Novembre 2014 11:54

Ricostruzione, Frattale contro il direttore dei Beni culturali Scoppola

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"E' una presa in giro, Scoppola traccheggia per arrivare a fine mese e non firmare nulla. Oltre certi limiti manca anche la dignità".

Gianni Frattale, presidente dell'Ance (Associazione costruttori) della provincia dell'Aquila, è furente. Ce l'ha con il direttore regionale dei Beni Culturali ad interim Francesco Scoppola.

Nominato a settembre con un incarico a tempo di soli due mesi che scadrà a fine novembre, Scoppola, secondo Frattale, non starebbe firmando, almeno non con sufficiente solerzia e tempestività, i Sal (stati di avanzamento lavori) e gli altri mandati di pagamento. Centinaia di fatture, il cui importo complessivo si aggira tra i 10 e i 12 milioni di euro.

Una paralisi che sta causando enormi problemi alle imprese, che, per poter continuare a lavorare, sono costrette a chiedere prestiti alle banche. Una situazione di immobilismo e inattività che va avanti da marzo, da quando, cioè, è andato via Fabrizio Magani. Anziché nominare subito un nuovo sostituto plenipotenziario, il Mibac, alle prese con una riorganizzazione interna, ha tergiversato per mesi per poi dare l'incarico di direttore facente funzioni a Scoppola; il quale però, come detto, a fine mese andrà via, lasciando di nuovo la sede vacante.

Ma gli effetti di questa impasse non si stanno riverberando solo sulle imprese. A essere fermi sono anche gli uffici e il personale della Direzione, che da mesi, ormai, sono senza guida. Senza la firma del direttore, non possono essere espletate le gare di appalto (una ventina di bandi, già pubblicati sulla Gazetta Ufficiale, sono fermi da marzo) e non possono essere pagati nemmeno gli straordinari dei dipendenti.

Frattale giudica "poco serio" il comportamento di Scoppola, al quale sono arrivati a dare man forte anche due ispettori ministeriali, che però non sono presenti tutti i giorni: "D'accordo che il mandato di Scoppola è ad interim e dura solo due mesi” dice Frattale a NewsTown “ma a che serve non autorizzare nulla? Da otto mesi non vengono firmati gli stati di avanzamento e le imprese non vengono pagate. Ma questo non è l'unico problema. Non c'è più alcun riferimento neanche per i direttori dei lavori, per le perizie di variante o le modifiche in corso d'opera, che per i beni vincolati vengono chieste quasi giornalmente. Franceschini avrebbe dovuto quantomeno venire a rendersi conto di quali sono le difficoltà e i problemi. Se stiamo alle sue dichiarazioni, per avere un nuovo direttore dovremo aspettare le nomine generali, che però non arriveranno prima dell'anno prossimo. Questo significa che ci sarà una paralisi totale".

"Le persone che assumono incarichi istituzionali così importanti devono comportarsi con maggior serietà" conclude il presidente dell'Ance. "Ormai comincio a pensare che qui ci sia un apparato che lavora affinché questo territorio non venga ricostruito".

 

Ultima modifica il Sabato, 08 Novembre 2014 20:33

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