Mercoledì, 19 Novembre 2014 12:11

Lavoratori Centro turistico senza stipendio, scatta la protesta. Stagione a rischio

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La scorsa settimana parlavamo delle nuove difficoltà del Centro turistico e di come, a causa dei soldi trattenuti dalla Banca, sia - più o meno improvvisamente - mancata nelle casse della Spa controllata al 100% dal Comune, la liquidità per pagare gli stipendi e altri costi per la stagione invernale. 

"Oggi 19 novembre 2014 - scrivono i dipendenti del CTGS - in seguito all'esito negativo del tentativo di raffreddamento e conciliazione, tenutosi ieri presso la Prefettura dell'Aquila dalle OO.SS. presenti in Azienda, pur rispettando quanto previsto dalla Legge 146/90 e successive per la proclamazione dello sciopero dei servizi pubblici essenziali, viste le dichiarazioni rilasciate nelle varie sedi istituzionali dalla Proprietà e dai vertici aziendali, stanchi delle continue accuse infondate, delle mancate garanzie sul futuro occupazionale, delle mancate erogazioni delle retribuzioni come sancito dall'art. 36 della Costituzione italiana, si dichiarano contrari alle scelte adottate dai vertici aziendali nella gestione della Società e si riservano di adottare tutte le iniziative di protesta al fine di avere garanzie certe sul futuro occupazionale, data l'importanza dello sviluppo del comprensorio del Gran Sasso, più volte declamato dalla Proprietà.

I trenta dipendenti, insieme ai sindacati, sono polemici sopratutto per le scelte ammnistrative fatte dal Centro Turistico che a detta della Cgil "ha avuto un flusso di risorse sufficiente di denaro per pagare gli stipendi ma lo ha utilizzato per pagare i fonritori spostando il debito dai fornitori ai dipendenti".

Dopo la prima Commissione porogrammazione e bilancio dello scorso 10 novembre, il Comune si era dimostrato intenzionato a percorrere la strada dello stanziamento di una nuova somma per il Centro Turistico per ripagare gli investimenti fatti e rimetterlo nella disponibilità di pagare gli stipendi.

Ma visto il comunicato dei lavoratori deve esserci stato più di un problema. "Non vi sono elementi di concretezza sul pagamento degli stipendi che possano consentire di chiudere positivamente il tentativo di conciliazione".

A scriverlo - in una nota - i segretari provinciali di Filt-Cgil, Uilt-Uil e Ugl. La scarna ed asciutta frase per dire che non vi sono somme disponibili nelle casse dell’azienda utili al pagamento della mensilità di ottobre e con novembre che volge al termine. Una condizione che le Organizzazioni Sindacali hanno censurato pesantemente, ritenendo il comportamento dei vertici aziendali irresponsabile considerato che, tra le varie scadenze cui far fronte, evidentemente non è stato ritenuto necessario ricomprendere il pagamento degli stipendi. 

"Tale scellerata determinazione pone le basi per il sicuro fallimento della partenza e dell’intera stagione invernale, che ovviamente non può prescindere dal pagamento degli stipendi di chi nell’azienda lavora e che, ha diritto, al pari di chi sul Gran Sasso si reca per piacere, di passare un Natale sereno. Va reso giustizia a chi in queste ore senza retribuzione ne speranza di averne ha lavorato ad oltranza a supporto dei soccorritori dei due alpini dispersi. Un episodio come tanti se ne affrontano senza che mai si menzioni l’operato del personale a cui invece troppo spesso il Sindaco Cialente si rivolge con l’aggettivo di 'sabotatori' dimenticando poi di formulare precise contestazioni o denunce. Non si risolvono i problemi dell’azienda attaccando i propri Dipendenti, e pensare di avviare la Stagione invernale senza aver provveduto a pagare gli stipendi significa sbagliare pensiero".

 

Ultima modifica il Giovedì, 20 Novembre 2014 10:44

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