Invitalia e Dompè, impresa attiva nel settore dell'industria farmaceutica, hanno firmato un Contratto di Sviluppo per innovare le tecnologie dello stabilimento dell'Aquila e sviluppare prodotti per la cura di patologie dell'occhio e della pelle.
L'accordo è stato siglato a Roma da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, e da Eugenio Aringhieri, amministratore delegato di Dompè. L'investimento complessivo è di 41,5 milioni di euro, di cui 9,5 finanziati da Invitalia.
Più in dettaglio: 23 milioni saranno destinati a un progetto di investimento industriale per l'ampliamento e la diversificazione dello stabilimento abruzzese, in località Campo di Pile, all'Aquila, che verrà adeguato per ottenere produzioni a maggiore contenuto tecnologico.
Saranno investiti 13,7 milioni per acquistare nuovi macchinari, impianti e attrezzature, mentre 9,3 milioni serviranno ad eseguire opere murarie e strutturali; 18,5 milioni finanzieranno un'attività di ricerca e sviluppo per realizzare e sperimentare nuovi farmaci per la terapia di malattie oftalmiche e altri utilizzi topici. Il completamento dell'intero programma è previsto per il 2017.
"L'accordo con Dompè - ha affermato Arcuri - è particolarmente significativo perché consolida la presenza di un'importante azienda in un territorio, come quello aquilano, che affronta una delicata fase sotto il profilo economico e industriale e a cui Invitalia sta rivolgendo specifica attenzione con alcuni dei suoi incentivi per contribuire al rilancio delle attività produttive e imprenditoriali".
"La ricerca dell'innovazione - ha spiegato Aringhieri - è un impegno costante nella nostra prospettiva strategica e questo accordo conferma una volta di più come il polo di ricerca e produttivo dell'Aquila sia all'avanguardia nel settore e come intenda continuare ad esserlo. Grazie a questo importante passaggio si rafforzano ulteriormente gli investimenti del Gruppo nell'ambito dell'innovazione, a vantaggio dei bisogni di salute dei pazienti nel mondo. In particolare, verranno potenziate da un lato le attività di ricerca e produzione legate allo sviluppo del Nerve Growth Factor come possibile soluzione terapeutica per patologie oftalmiche e per altri utilizzi topici, dall'altro prevediamo l'ampliamento della capacità produttiva e l'installazione di nuove linee a supporto del Primary Care".