Giovedì, 18 Dicembre 2014 15:35

L'ombra di Mafia Capitale sull'Aquila: dalle intercettazioni spuntano interessi per l'hotel Federico II

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L'ombra lunga di Mafia Capitale si estende anche sull'Aquila. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano Il Messaggero, la rete di professionisti legati al sistema portato alla luce dall'inchiesta della procura di Roma aveva propaggini anche nel capoluogo abruzzese, in particolare nella gestione dell'hotel Federico II (nella foto).

Sono due le figure che ermergono dagli atti: il promotore Fabrizio De Angelis e il commercialista Paolo Proteo, "entrambi" scrive Il Messaggero "in sospetti rapporti" con Salvatore Buzzi (il ras delle cooperative sociali di Roma, la figura principale, insieme a Massimo Carminati, attorno a cui ruota l'intera inchiesta, ndr) e il faccendiere Fabrizio Testa.

Dalla lettura delle intercettazioni, si evince come De Angelis fosse una sorta di amministratore occulto della struttura alberghiera e come, in più occasioni, tentò di far pressione sull'allora commisario straordinario per la ricostruzione presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi (non indagato ed estraneo ai fatti, ndr) per accelerare i pagamenti per gli sfollati ospitati nell'hotel (diretto da Lorenzo Di Nardo, anch'egli non indagato e non coinvolto nell'inchiesta, ndr).

 

Ultima modifica il Giovedì, 18 Dicembre 2014 16:54

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