Tra i bilanci che si fanno a fine anno non poteva mancare quello della Questura, fatto in conferenza stampa dal Questore dell'Aquila Vittorio Rizzi che ha snocciolotato una serie di dati relativi all'anno che sta andando via (guarda le slide in fondo l'articolo).
Per Rizzi (in alto l'intervista video) il 2014 è stato l'anno del ritorno nei vecchi locali restaurati della Questura ("la casa della sicurezza: smart, ecosostenibile e con una stanza identitaria per le vittime di violenza di genere"), ma anche quello degli "obiettivi raggiunti" sul fronte dell'aumento dell'attività sul territorio. Come si può vedere dalle statistiche rilasciate dalla stessa polizia infatti, le volanti impiegate nel 2014 sul territorio sono state 6342 a fronte di 5920 dell'anno precedente: "Abbiamo aumentato le pattuglie sul territorio destinando più risorse e più macchine". Ma Rizzi non non ha nascosto "i problemi legati al blocco del turn over imposto dalla spending review" e alla conseguente "età media elevata del personale che è arrivata a 48 anni" .
Sono aumentati invece i furti nei centri commerciali: "Per quanto riguarda la spaccata all'Aquilone - ha voluto puntualizzare il Questore - non possiamo permetterci di lasciare una pattuglia tutta la notte a sorvegliare. Il problema è stato che nel maggiore centro commerciale della città l'allarme, istallato da un privato, non ha funzionato".
Per il resto le statistiche dicono che i furti in abitazioni all'Aquila sono passati da 351 del 2013 a 312 del 2014, una diminuzione però minore di quella registrata sul territorio provinciale (slide n.12).
Anche i reati sono diminuiti sia nella provincia che sul territorio comunale del capoluogo passando da 2892 a 2488.
In aumento invece la popolazione straniera che arriva sul territorio provinciale al numero di 14022 ("attirata dalla ricostruzione") e, come in tutta Italia, sono aumentati pure i richiedenti asilo, un trend uguale a quello nazionale.
Ma ciò su cui il questore ha battuto di più sono le misure di prevenzione con un record nazionale sugli "ammonimenti", ben 25, che riguardano quasi interamente la violenza di genere e lo stalking.
Altro dato importante è stato l'aumento degli accertamenti antimafia ("per far sì che ci siano meno rischi di infiltrazioni mafiose"), che è passato da un totale di 1260 accertamenti del 2013 ai 3200 del 2014.
Restando in tema di bilanci però non si può negare che uno dei protagonisti cittadini di questo 2014 sia stato propio il Questore Vittorio Rizzi.
Arrivato nel luglio del 2013, le sue prime parole nel capoluogo abruzzese suonarono subito come una rivoluzione copernicana rispetto al passato: Rizzi infatti dichiarò che per lui era importante anche la percezione dell'insicurezza da parte dei cittadini, al di là delle fredde statistiche.
Da allora il nuovo questore si è subito contraddistinto per un modo nuovo di comunicare da parte della polizia in città: così ora è possibile vedere, molto più di prima, immagini relative alle indagini che la stessa questura diffonde, assistere a conferenze stampe sulle operazione compiute dalle forze dell'ordine e, per gli operatori della comunicazione, è stato possibile avere un servizio di 'mattinale'. Pratiche già presenti nelle altre grandi città italiana.
Ma il nuovo volto assunto dalla Questura aquilana sotto l'ex capo della mobile di Milano e Roma è stato sopratutto quello dell'impegno nel sociale. Con la sua esperienza Rizzi ha compreso meglio di altri all'Aquila, che si può lavorare sulla prevenzione e sulla percezione di insicurezza anche tramite la "ricostruzione sociale". Da qui l'impegno nel sociale, declinato organizzando "16 macro eventi" come il villaggio della legalità nelle festa della Perdonanza, una partita di calcio allo stadio Fattori, un cineforum e sopratutto il camper contro la violenza di genere che ha girato tra new town e frazioni.
Rizzi è il quarto questore arrivato all'Aquila dopo il sisma. Prima di lui si erano velocemente avvicendati Filippo Piritore, Stefano Cecere, e Giovanni Pinto. Alcune voci lo davano per partente a breve, dopo appena un anno e mezzo, destinato probabilmente ad una promozione alla direzione generale Anticrimine a Roma. Poi le cose sarebbero slittate, lasciando per ora alla Questura aquilana il suo innovatore. Ma il suo nome rimarrebbe molto ben visto negli ambienti ministeriali e si dice comunque destinato in futuro a ricoprire alti ruoli, compreso quello apicale di capo della polizia.
LE SLIDE CON I DATI DEL 2014 DIFFUSI DALLA QUESTURA