Mercoledì, 31 Dicembre 2014 12:41

Neve, disagi nei progetti Case. Cialente: "Piano Neve deve avere delle priorità"

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Ve l'avevamo segnalato nel tardo pomeriggio di ieri, con una fotogallery 'costruita' grazie alle segnalazioni dei nostri lettori.

In molti dei diciannove quartieri dei progetti Case gli spazzaneve non si erano visti. A Paganica2, ad esempio, una delle maggiori 'new town' con un migliaio di residenti, i mezzi del Comune non erano ancora passati a liberare i viali principali e alcuni assegnatari sono stati costretti a dotarsi di bobcat per liberare le strade d'accesso al complesso.

Stessa cosa a Sant'Elia 2 e Coppito 3 ma la situazione più difficile resta quella del progetto Case di Assergi (frazione ai piedi del Gran Sasso) attualmente difficile da raggiungere in quanto la strada che collega la strada statale al quartiere versa in pessime condizioni. Tra l'altro, ad Assergi spicca ancor di più l'inadeguatezza architettonica generale scelta per costruire le abitazioni a queste altitudini (scale di marmo scivolose e ballatoi da cui si staccano mattonelle per il gelo e che fanno arrivare la neve alle porte delle abitazioni e negli ascensori.

A seguito delle segnalazioni - e delle legittime proteste - dei cittadini assegnatari, in serata i mezzi spazzaneve sono finalmente passati anche in alcuni dei 'nuovi' quartieri. La neve caduta stanotte e stamane, però, ha spolverato di nuovo le strade e la situazione è ancora difficile

Come non bastasse, a Cese di Preturo non funzionano adeguatamente alcuni impianti di riscaldamento così come a Paganica2 e Coppito3, con gli assegnatari abbandonati al gelo. "Visto che non funzionano i riscaldamenti - ha denunciato su Facebook una cittadina infuriata - viste le temperature a dieci gradi interni, constatato che comunque e soprattutto sono le persone anziane e i bambini a subire il freddo, preso atto che non interviene nessuno, propongo di passare il veglione a casa del sindaco e di tutta l'amministrazione comunale".

Abbiamo provato a chiamare il servizio manutenzione garantito da Manutencoop (800.84.07.62) e l'operatrice, al telefono, ha confermato che stanno arrivando numerose segnalazioni di malfunzionamento degli impianti in diversi quartieri del progetto Case. "Tentiamo di intervenire appena possibile, capiamo l'esasperazione dei cittadini e non sottovalutiamo affatto il problema, ci sono anziani e bambini al freddo. I tecnici stanno girando di piastra in piastra, tentando di rispondere alle esigenze degli assegnatari. Più di così, non possiamo fare".

Se la manutenzione ordinaria e straordinaria è un problema annoso che l'amministrazione non è stata ancora capace di risolvere definitivamente, affidandosi alle proroghe alla Manutencoop, quantomeno ci si aspetterebbe la pulizia delle strade dei nuovi quartieri. "Circa le vie interne del progetto Case per noi è praticamente impossibile pulirle tutte perché sono chilometri e chilometri di strade interne", ha sottolineato a 'Il Messaggero' l'assessore Alfredo Moroni. "Abbiamo cercato di venire incontro alle tante segnalazioni, ma compatibilmente con i mezzi e gli uomini a disposizione. Abbiamo mandato mezzi a pulire il piazzale di fonte Cerreto, a Collebrincioni, ad Assergi".

Anche il sindaco Massimo Cialente ha inteso rispondere alle polemiche di queste ore. "Forse manca una vera informazione ai cittadini su come funziona il Piano Neve", ha sottolineato. E dunque, ecco la spiegazione fornita dal primo cittadino: "Il piano neve oggi dispone di 12 mezzi spazzaneve nuovi (nel 2007 erano tre, vecchi), ciascun mezzo impiega 2 uomini, su turni continui, anche h24. In molte frazioni abbiamo fatto delle gare con imprese private che devono uscire e pulire i paesi. Il piano neve è strutturato per priorità:

  • vie principali: sono le arterie più grandi e strategiche, anche per giungere a edifici o aree sensibili (uffici, ospedale, scuole quando aperte ecc). Sono km di strade, alcune delle quali si intersecano con le strade curate dalla Provincia o le arterie pulite dall'ANAS;
  • pulite le vie principali, si passa alla viabilità secondaria, vale a dire le strade che si immettono su quelle principali. Anche le secondarie sono strutturate per importanza, es numero di residenze, incroci con altre vie, ecc;
  • poi vi sono le strade più piccole, che si possono definire di terzo grado;
  • poi vi sono le strade private, sulle quali non possiamo andare per ovvi motivi, a meno di particolari esigenze sanitarie di alcuni residenti (dializzati) che però di solito vengono accompagnati in ospedale da mezzi del Comune o dalle ambulanze delle associazioni di volontariato.

Sarebbe bello ed utile, forse anche giusto, riuscire a tenere pulite tutte le strade, magari ripassando ovunque anche due volte. Ma occorrerebbe un numero di mezzi ed uomini che la nostra città non può neanche pensare di permettersi".

E le strade interne dei progetti Case? "All'interno del piano Case si interviene solo successivamente, poiché l'aspetto, la filosofia del Piano Neve è permettere l'accesso alle grandi arterie dai quartieri residenziali. Se tenessimo perfettamente pulita Cese di Preturo, non collegheremmo Pagliare. E' un rapporto mezzi, tempi, km. Infine vorrei dire che quando si ha una nevicata abbondante e continua, si crea una situazione di emergenza, e come tale deve essere affrontata. Credo che i cittadini debbano comprendere che il piano neve deve necessariamente avere delle priorità".

Infine, il sindaco Cialente ha inteso ribadire che le importanti nevicate sono un piccolo salasso per le casse dei Comuni. "I mezzi fanno 3 km con un litro di gasolio, turni degli operai, straordinari, costosissimo sale. Insomma non è un gioco né una passeggiata".

Considerazioni nient'affatto condivise dal consigliere di opposizione Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila). "In effetti, non si può negare la mancanza di fondi per determinate esigenze. Siamo dinanzi, però, ad una questione di sicurezza oltre che di democraticità, perché non si capisce come mai alcuni cittadini hanno visto liberare le strade di accesso alle loro abitazioni e altri, le migliaia di persone che vivono negli alloggi del progetto Case, sono invece ancora bloccati. Se qualcuno si sente male e non è in grado di uscire? Il Piano Neve del Comune dell'Aquila non può non tenerne conto e la scusante della mancanza di fondi non è accettabile, in questi casi".

Per questioni che riguardano l'incolumità dei cittadini, incalza Di Cesare, "si può ricorrere ai debiti fuori bilancio. Anzi, è il classico caso in cui si può fare ricorso al debito fuori bilancio. C'è un'emergenza, non ho fondi ma non posso certo lasciare i cittadini isolati, dunque faccio ricorso a ditte esterne e produco un debito fuori bilancio che, in questo caso, è sacrosanto".

Non si tratta, infatti, di viuzze interne: piuttosto, sono vie come le altre che devono essere liberate dalla neve. "Ovvio che il Piano Neve debba partire dalla pulizia delle arterie principali, ci mancherebbe. Dovrebbe però tenere in considerazione anche i progetti Case: se non ci sono i fondi, si farà in un altro modo. Inventiamolo. Non si possono però lasciare dei cittadini isolati".

Si potrebbe incoraggiare l'auto organizzazione dei cittadini, per esempio. "Ricorderete la nevicata del 2012: in quel caso, il Comune fece dei debiti fuori bilancio per risolvere la situazione d'emergenza che era venuta a crearsi. E i cittadini, da parte loro, come tradizione qui a L'Aquila, si auto organizzarono per pulire le strade ricoperte di neve. Magari, si potrebbe pensare di istituzionalizzare e organizzare l'auto organizzazione. Prima del terremoto, il Comune organizzava delle squadre di spalatori cittadini per liberare le vie del centro storico: ecco, si potrebbe pensare di farlo anche nei quartieri dei progetti Case, organizzando un gruppo di cittadini pronti all'occorrenza, con mezzi e strumenti forniti dall'amministrazione".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 31 Dicembre 2014 16:27

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