Dal primo marzo 2012 più di trecento abitanti di Barrea e Villetta Barrea non usufruiscono dei servizi del medico di base. Sono trascorsi più di due mesi dalla nomina della dottoressa Maria Teresa Sciascia, che per legge può attendere fino a novanta giorni prima di accettare o rifiutare l’incarico. La dottoressa di Montedorisio sarebbe il quarto medico di base, necessario per fornire a ben cinque comuni del Parco nazionale d’Abruzzo (Pescasseroli, Opi e Civitella Alfedena gli altri tre comuni) il servizio necessario.
Durante questi mesi gli abitanti, per ottenere anche solo la prescrizione di una ricetta, sono stati costretti a recarsi, per esempio, al pronto soccorso di Castel di Sangro: più di cinquanta chilometri tra andata e ritorno. A garantire il servizio, in maniera elusivamente volontaristica, il medico di Opi, dottor Paglia, che si è reso disponibile per sopperire alla carenza sanitaria.
Oggi il comitato intercomunale per il diritto alla salute di Villetta Barrea ha incontrato a L’Aquila il direttore generale della Asl1 Giancarlo Silveri, per cercare di capire come poter uscire da questa spiacevole condizione: “il problema è che tutto quanto regolamenta i rapporti libero professionali di convenzione con i medici generici è competenza della Regione, non nostra - ha risposto al comitato Silveri - Il tutto è regolato da una norma contrattuale che ha valore di legge, se non rispettata può essere soggetta a ricorsi che vanificherebbero tutto il ben fatto. Adesso noi provvederemo a sollecitare la Regione, cercando di dare una risposta, i cittadini ne hanno diritto”.
I membri del comitato, per lo più persone anziane, hanno esposto le difficoltà a cui sono soggetti, facendo presente che sono queste le condizioni in cui matura lo spopolamento delle zone montane. Non sono mancati i momenti di tensione, il più significativo quando un abitante di Villetta Barrea ha chiesto al direttore generale, porgendogli una penna, di mettere nero su bianco la promessa di recarsi in visita il 17 giugno prossimo. La reazione di Silveri è stata tutt’altro che pacata.
L’incontro si è concluso serenamente, nonostante gli episodi di nervosismo: “il 17 giugno andrò a mangiare pasta e fagioli a Villetta Barrea – ha concluso Silveri – mi sembra giusto andare personalmente ad incontrare la gente per dare una risposta in tempi rapidi.