"Se potessi usare le parole di un ministro del passato a me molto caro, Carlo Donat Cattin, direi che è un non fatto poiché scomparirà".
Luciano D'Alfonso liquida con poche battute e nel suo solito stile l'ipotesi di un'eventuale localizzazione a Pescara e non all'Aquila dell'Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, il nuovo organismo, previsto da uno dei decreti attuativi del Jobs Act, che integrerà, a partire dal 2016, le funzioni e i servizi ispettivi e di controllo di ministero del Lavoro, Inps e Inail.
Le rassicurazioni del presidente della Regione sono arrivate questa mattina a margine del consiglio comunale straordinario convocato per discutere la proposta di legge regionale sull'Aquila città capoluogo.
Il caso era montato ieri, dopo la segnalazione-denuncia del consigliere comunale dell'Idv-L'Aquila Oggi Angelo Mancini: "A Roma" aveva dato l'allarme Maincini "il Governo Renzi sta sancendo, di fatto, l'impossibilità per la città dell'Aquila di ospitare sedi istituzionali, suggerendo la scelta di Pescara".
"All'interno del Jobs Act - aveva spiegato il consigliere - il Governo ha proposto un decreto legislativo riguardante, come si legge nel titolo, la 'Semplificazione delle attività ispettive in materia di lavoro e di legislazione sociale'. Il decreto prevede, in particolare, l'istituzione, a partire dal 1 gennaio 2016, di un'agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, in modo che integri i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, del Ministero delle Politiche sociali, dell'Inps e dell'Inail".
Un’agenzia unica, dunque, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale.
La sede centrale dell'agenzia sarà a Roma ma vi saranno, sulla base del decreto, 18 sedi territoriali nelle varie regioni. "Ebbene, la relazione tecnica che accompagna il decreto prevede che le sedi siano istituite all'interno di immobili pubblici in grado di occupare non più di centro unità di personale".
Fin qui, comprensibile. Se non fosse che nel testo è scritto, testualmente: "Va inoltre evidenziato che gli Uffici dell'Agenzia non necessariamente devono avere sede nel capoluogo di regione, in quanto tale scelta non sempre appare funzionale alle attività di coordinamento che è loro richiesto, ad esempio in Abruzzo, anziché L'Aquila, dove peraltro non è disponibile alcun immobile, è possibile disporre di una sede capiente a Pescara".
Un fatto gravissimo. "Un'affermazione che esclude, immotivatamente, la città dell'Aquila, dove - aveva ricordato il consigliere Mancini - tanto per fare un esempio, l'Inail ha una nuova e prestigiosa sede, mentre l'Inps è tornato nella storica sede di viale Rendina, grande e capiente".
Pierpaolo Pietrucci: "Voglio conoscere il nome dell'autore della relazione"
"Voglio immediatamente delle risposte in merito a chi ha scritto la relazione che accompagna il Dl, e voglio conoscere sulla base di quale stima abbia proposto questa relazione", aveva attaccato ieri in serata il consigliere democrat Pierpaolo Pietrucci. "Chiedo al Presidente D’Alfonso che si impegni a trovare risposte immediate sulla vicenda, sulla quale personalmente non permetterò alcun tipo di illazione".
Il patrimonio immobiliare pubblico di Pescara, ha fatto notare Pietrucci, "rispetto a quello dell’Aquila è inesistente, tanto da dover destinare gli uffici amministrativi in sedi prese in locazione. Al contrario, il patrimonio pubblico della città dell’Aquila ha una 'capienza' importante, sulla quale si devono fare delle precise verifiche. È per questo che ho dato mandato, già da questa mattina, di convocare tutti i vertici delle P.A. territoriali, in modo da concertare uno stato dell’arte delle disponibilità effettive, in vista di una futura importantissima programmazione di recupero e di rientro degli immobili, a partire dalle sedi della Regione Abruzzo".
"Le illazioni non servono a questa città e non serve sovrapporre i piani di riflessione e di reazione in maniera irresponsabile", aveva concluso Pietrucci. "Mi sto adoperando perché sia fatta luce sulla vicenda, in maniera inequivocabile e rapidamente, con i fatti e con le giuste carte alla mano".
Cialente scrive al ministro del Lavoro Poletti
La notizia della possibile scelta di Pescara come sede della nuova Agenzia ha mandato su tutte le furie anche il primo cittadino del capoluogo, Massimo Cialente, che ha scritto una lettera al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
"E' con grande sorpresa, amarezza e, nella situazione post sisma che sta vivendo la città, con mortificazione, che leggo la relazione tecnica che dovrebbe accompagnare lo “Schema di Decreto Legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della Legge 10 dicembre 2014, n. 183", sottolinea il primo cittadino.
Cialente si dice umiliato, "perché il testo sembra rappresentare l’immagine di una città ormai distrutta e priva di speranze. Sono sorpreso perché mi sembra impossibile che a livello governativo, ed in particolare tra i dirigente dei vertici ministeriali, si abbia completa ignoranza della situazione degli immobili di proprietà. All’Aquila, infatti, in via XX Settembre il Dipartimento del Welfare possiede degli uffici presso la sede dell’ex INPDAP, di circa 4500 metri quadrati complessivi. Non vi sarebbe quindi alcun problema ad ospitare più di 100 impiegati".
L'edificio è in via di recupero funzionale, sarà nuovo, aderente alla normativa antisismica, intelligente dal punto di vista energetico, e attualmente non avrebbe alcuna destinazione futura. "Nei prossimi 20-24 mesi, tempo di recupero completo dell’edificio ex INPDAP, se mai dovesse partire l’immediata costituzione dell’Agenzia Unica, la sede potrebbe essere ospitata in diversi edifici, tra cui la sede dell’ex Tribunale, che si libererà tra quattro mesi. Trovo, quindi, pretestuoso ed ingiustificato, nonché offensivo nella nostra situazione particolare di comunità che si sta risollevando dalla tragedia che ci ha colpiti, quanto riportato nella richiamata relazione che, quindi, auspico, in sede di approvazione del Decreto Legislativo, possa essere rimosso".
Stefania Pezzopane (senatrice Pd): "Agenzia unica ispezioni per lavoro sia all'Aquila"
"La sede abruzzese dell'Agenzia unica regionale per le ispezioni sul lavoro, che accorperà di fatto le funzioni della Direzione provinciale per il lavoro, dell'Inps e dell'Inail deve avere sede a L'Aquila, dove funziona già la Direzione territoriale del lavoro. E' l'esito naturale della riorganizzazione in corso con il Jobs Act e ci opporremo ad ogni altra soluzione, come quella paventata nella bozza tecnica di decreto, di uno spostamento a Pescara, che siamo certi sia solo un'ipotesi priva di fondamento e che verrebbe vissuta come un vero e proprio scippo a L'Aquila, che si sta risollevando anche grazie all'impegno del Parlamento e del Governo".
Ad affermarlo è la senatrice del Pd Stefania Pezzopane: "La riforma del lavoro del Jobs Act - spiega Pezzopane - prevede, tra le varie innovazioni, l'istituzione dal 1 giugno 2016 di un'Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, con una sede nazionale a Roma e 18 sedi regionali, di cui appunto una in Abruzzo. Il testo del decreto attuativo che istituisce l'Agenzia è ancora solo in bozza e dovrebbe arrivare in un prossimo Cdm non ancora fissato. La nostra preoccupazione nasce dalla relazione illustrativa, dove si fa esplicito riferimento alla possibilità che in Abruzzo la sede dell'Agenzia per le ispezioni del lavoro non sia nel capoluogo di regione, ma bensì a Pescara, con la scusa che a L'Aquila non sarebbero disponibili immobili di proprietà dello Stato abbastanza capienti. Ciò non è vero, ci sono ampi locali di proprietà pubblica a disposizione della nuova agenzia e ci batteremo contro questa ipotesi evidentemente comoda per qualche burocrate che vuole l'ufficio sotto casa".
"Per questo - conclude Pezzopane - ho già interloquito in queste ore con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario Teresa Bellanova che mi hanno detto che il decreto deve ancora arrivare in Consiglio dei ministri, e' solo una bozza predisposta dagli uffici e dunque c'è il tempo per mettere le cose a posto, ma se così non fosse continuerei una strenua battaglia in Parlamento".
Paolo Sangermano (segretario Cisl L'Aquila): "La sede spetta all'Aquila"
"La sede dell'Agenzia unica regionale del lavoro non può che essere L'Aquila. E' assurdo continuare a parlare di legge sull'Aquila capoluogo, un contenitore da riempire di sostanza, quando nei fatti il capoluogo di Regione viene svuotato delle competenze che gli spettano di diritto". A scendere in campo contro l'ipotesi dell'istituzione a Pescara dell'Agenzia unica regionale del lavoro è Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell'Aquila, che invita la Regione "ad attivarsi concretamente perché quanto delineato dal Governo nella relazione tecnica del decreto- legge, venga scongiurato e all'Aquila sia riconosciuto un ruolo centrale".
"Proprio in virtù della ricostruzione post-sisma che sta interessando la città - afferma Sangermano - e del progetto di riorganizzazione strutturale e logistica, L'Aquila si presta ad ospitare la nuova Agenzia unica del lavoro, vista anche l'ipotesi di accentrare, in un'unica sede – il palazzo del welfare – tutti gli uffici amministrativi. Un passo che darebbe seguito, concretamente, agli indirizzi delineati dalla legge regionale sul capoluogo, che non può essere solo l'ennesimo proclama privo di risvolti reali atti a rilanciare l'economia, il ruolo, l'organizzazione e il tessuto sociale della città colpita dal terremoto del 2009".