A L'Aquila sono passati sei anni dal terremoto del 6 aprile 2009 e sono ben cinque i Questori alternatisi al comando della polizia locale.
Come anticipato da NewsTown già a dicembre va via infatti anche Vittorio Rizzi, che - dopo poco venti mesi di comando - dal 30 marzo lascierà l'incarico ad Alfonso Terribile, proveniente dalla Questura di Rimini e già Questore di Chieti in passato.
Rizzi andrà a dirigere l'ispettorato di pubblica sicurezza a Palazzo Chigi. Il suo nome negli scorsi mesi era stato associato anche ad altri importanti ruoli come la direzione generale Anticrimine a Roma, in quanto ben visto negli ambienti Ministeriali.
Alfonso Terribile invece sarà a breve il quinto questore arrivato all'Aquila dopo il sisma. Prima di lui si sono velocemente avvicendati Filippo Piritore (in carica al momento del sisma), Stefano Cecere, Giovanni Pinto e appunto Vittorio Rizzi.
Rizzi lascierà un buon ricordo in città per aver portato innovazione in seno alla Questura per un differente modo di comunicare e per l'impegno nel sociale. L'ex capo della mobile di Milano e Roma (che a L'Aquila per la prima volta ha ricoperto il ruolo di Questore), una volta installato ha attuato una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto ai predecessori sostenendo di porre come priorità nel suo lavoro la percezione di insicurezza della popolazione quando i suoi predessori si barricavano davanti ai numeri per dimostrare che in città sostanzialmente i reati rimanevano inferiori alla media.
La situazione sociale del capoluogo abruzzese - a causa degli stravolgimenti dovuti al dopo sisma - ha portato ad un sicuro incremento della percezione di insucurezza tra i cittadini, suppportata da un generale aumento dei furti nelle abitazioni e nei centri commerciali dopo il terremoto in città.
Rizzi è molto noto a L'Aquila anche per le iniziative svolte a favore del contrasto alla violenza di genere.
Uno dei primi commenti sulla sua partenza arriva dal Presidente dell'Aquila calcio Corrado Chiodi: "E' stato molto vicino alla nostra società - scirve Chiodi in una nota - e in generale all'ambiente sportivo cittadino. Perdiamo un dirigente preparatissimo che ha sposato appieno la causa di una città ancora ferita dalle vicende del terremoto. Un punto di riferimento fondamentale per la nostra quotidianità". (A.T.)