Lunedì, 30 Marzo 2015 10:31

Regione, l'investimento a Pescara: affitto della City, poi l'acquisto

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L'ennesimo investimento immobiliare, a Pescara. Città che si prepara a vestire i panni di Capoluogo della Macro Regione Adriatica.

A meno di sorprese dell'ultimo minuto, Regione Abruzzo acquisterà il complesso immobiliare "La City", sulla via Tiburtina, per riunire in un'unica sede gli uffici pescaresi, che adesso sono sparsi tra viale Bovio, via Raffaello e via Conte di Ruvo.

E' la madre di tutti gli affari immobiliari: il prezzo che è stato pattuito, dopo una perizia affidata all'Agenzia del Demanio, è di 34 milioni e 750 mila euro, che salgono a 42 milioni e 388 mila euro se si aggiunge l'Iva, per un complesso da 18.234 metri quadrati. A vendere è una società formata da alcuni nomi eccellenti dell'imprenditoria pescarese, la "Iniziative Immobiliari Abruzzesi", di cui è socio di maggioranza relativa il costruttore Marco Sciarra, con il 34% delle azioni. Le altre quote sono detenute da un altro noto imprenditore delle costruzioni, Giuseppe Girolimetti, con il 20%, dal patron del Pescara Calcio Daniele Sebastiani con il 12%, e dall'industriale Mauro Angelucci, proprietario della Oma di Castiglione a Casauria, con il 10%, da Acciavatti con un altro 10% e dagli imprenditori Parnazzini e Paglione con un 7% ciascuno.

Il prezzo non sarà interamente pagato in contanti: è prevista una permuta parziale, dato che la Iniziative Immobiliari rileverà dalla Regione lo stabile di viale Bovio (valutato 4 milioni e 352 mila euro) e quello di via Raffaello (3 milioni e mezzo).

L'affare non si farà subito: una delibera della giunta regionale, presieduta da Luciano D'Alfonso, prevede che all'inizio la Regione prenda in affitto La City, dandosi tre anni di tempo per perfezionare la compravendita, dopo averne definito il piano finanziario. Il canone concordato è pari a un milione e 724 mila euro all'anno, cifra che verrà detratta dal prezzo nel momento in cui l'acquisto verrà perfezionato. E comunque non si parla di un trasloco immediato: i lavori sulla via Tiburtina sono da ultimare, anche se c'è da presumere che la decisione della giunta darà la spinta decisiva per la conclusione.

Ma perché la Regione ha deciso di impegnarsi in un investimento così costoso? Le ragioni sono molteplici: la prima è che le sedi in cui sono ospitati attualmente gli assessorati richiedono importanti lavori di ammodernamento e messa in sicurezza, oltre ad essere antieconomiche per i costi di condizionamento e riscaldamento. Da tempo poi si paventava l'esigenza di riunire gli uffici per favorire le comunicazioni ed evitare il continuo peregrinare da un assessorato all'altro.

Già la giunta presieduta da Gianni Chiodi aveva sostanzialmente avallato il progetto, iniziato formalmente l'8 luglio del 2011, quando su "il Centro" era apparso un avviso pubblico con il quale la Regione invitava a farsi avanti chi avesse disponibilità di un complesso immobiliare con una superficie compresa tra un minimo di 7 mila e una massimo di 20 mila metri quadrati. Subito era apparso chiaro che quella de La City era una delle candidature più accreditate, anche se la società proprietaria ha dovuto affrontare parecchie criticità, tra cui un cambio di destinazione d'uso (inizialmente nell'area non erano previsti uffici pubblici) e un via libera da parte delle autorità dell'aviazione civile (l'area interessata era ricompresa nel perimetro di rischio aeroportuale). Tutti scogli che al momento appaiono superati e che dovrebbero consentire alla proprietà di monetizzare un investimento che rischiava di rimanere immobilizzato ancora a lungo.

Oltre a La City, la Regione manterrà a Pescara la sede di Piazza Unione, riservata al consiglio e alla giunta, e gli uffici culturali sulla Tiburtina, sede tra l'altro della Biblioteca regionale, oltre al complesso immobiliare di Cepagatti contiguo al centro agro-alimentare. Contemporaneamente, verrà restaurata la sede di rappresentanza aquilana di Palazzo Centi, con un investimento di 12 milioni.

Intanto, spostarsi alla City e corrispondere l'affitto vorrà dire per la Regione spendere 722 mila euro in più all’anno. Al momento, infatti, l’ente versa per le sedi di Pescara 1 milione e 100mila euro all’anno, più altri 99.453 euro per la sede dell’Agenzia di promozione culturale sulla Tiburtina.

 

Maurizio Acerbo: "Regalo bipartisan a imprenditori e costruttori"

"Un regalone a una cordata di imprenditori e costruttori che è quanto mai discutibile", sottolinea in una nota l’ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo.

"Chiodi e D'Alfonso potevano fare le primarie tra di loro visto che condividono la stessa visione della politica. Infatti l'operazione immobiliarista partita con l'assessore Antonelli al Comune e Chiodi alla Regione si concretizza con D'Alfonso Presidente. I costruttori prima chiedono volumi da realizzare, poi non riuscendo a piazzarli sul tanto decantato mercato li rivendono alla Regione che li compra sborsando denaro pubblico".

Secondo Acerbo si tratterebbe di un'operazione urbanistica "assai discutibile perché fondata sulla rinuncia a progettare lo spazio urbano da parte dei poteri pubblici e su un esborso di denaro che poteva essere evitato".

Acerbo è convinto sia preferibile realizzare la nuova sede regionale all'interno della città e non ai margini "perché un centro di così grande importanza e frequentato giornalmente da migliaia di persone sarebbe stato motore di riqualificazione urbana e rivitalizzazione economica. Optare per una localizzazione per cui chi viene da fuori neanche entrerà in città mi sembra la prosecuzione di quella sciagurata tendenza politico-affaristica che ha favorito la realizzazione di centri commerciali e altri insediamenti speculando sulle aree agricole ma svuotando e desertificando Pescara".

 

Lorenzo Sospiri: "Riconosciuto l'ottimo lavoro della giunta Chiodi" 

E che l’operazione sia bipartisan lo conferma anche il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, che rivendica il lavoro svolto dal presidente Chiodi: "D’Alfonso ha preso atto del lavoro e dell’ottimo risultato realizzato dalla giunta Chiodi, da me, dalla giunta Albore Mascia e dall’assessore Antonelli nel reperimento del nuovo sito, e nulla più. Dopo nove mesi ci attendevamo di leggere un impegno di spesa concreto, un via libera effettivo alla locazione con opzione di acquisto, la firma di una convenzione e l’inizio del conto alla rovescia per il trasloco. Ma sostanzialmente D’Alfonso non ha fatto un solo passo concreto in avanti per dare definitività e sostanza a quell’iter: prende atto dell’istruttoria esperita dal Gruppo di lavoro costituito dalla giunta Chiodi l’11 febbraio 2014 demandando a un’ennesima successiva delibera altri provvedimenti".

Ultima modifica il Lunedì, 30 Marzo 2015 10:40

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