Giovedì 23 aprile alle 20, le insegnanti e gli insegnanti di tutte le scuole del distretto di L'Aquila si incontreranno presso la Fontana Luminosa per agire un singolare flashmob a sostegno della "Scuola Vera contro quella falsa e tendenziosa a cui si ispira il nuovo decreto legge".
I partecipanti saranno vestiti di nero e alle 20.25 accenderanno un lumino per simboleggiare il proprio "sentimento di lutto, di perdita di una scuola pubblica continuamente penalizzata, nonostante la strenua resistenza del corpo docente, di quello genitoriale, degli studenti e delle studentesse".
Al centro della protesta c'è la qualità della scuola pubblica e, dunque, il sostegno culturale ed economico, la contrarietà ai finanziamenti alla scuola privata, la mancanza di strumenti idonei per stare al passo con i tempi e di ore pagate agli insegnanti per poter insegnare discipline come musica, storia dell’arte, informatica e lingua straniera.
La richiesta che gli insegnanti fanno, inoltre, è quella di una dignitosa esperienza scolastica che passi attraverso la sicurezza delle sue strutture. Infine ribadiscono la necessità di fare lezioni in classi numericamente accettabili, "dove praticare scuola sia veramente proficuo e stimolante", da qui la necessità di assumere docenti.
La nota dell'associazione studentesca Studenti Indipendenti
Il governo Renzi prosegue con la sua impronta decisionista e antidemocratica. Dopo aver somministrato una Consultazione on line dai tratti farseschi a cui ha partecipato una cifra irrisoria di studenti in confronto a quelli che quest'anno hanno ripopolato le piazze del Paese producendo una mobilitazione continuativa dall'autunno alla primavera, si preoccupa di blindare la discussione sulla Buona Scuola accorpandola al voto di fiducia sul DEF. Ancora una volta Renzi utilizza dispositivi legislativi che escludono i soggetti che rendono la scuola del Paese veramente vitale: studenti, docenti e personale ATA.
"Questa sera, alle ore 20:00 presso la Fontana Luminosa, saremo al fianco degli insegnanti che hanno organizzato il flash mob contro la Buona Scuola e vogliamo portare anche i nostri contenuti a rappresentare questo evento". Lo afferma Giorgio Bruno, membro dell'associazione Studenti Indipendenti e studente del Dipartimento di Scienze Umane dell'Aquila.
"Una legge in cui si costruisce una delega in bianco sul diritto allo studio", conclude Bruno, "in cui gli studenti vengono totalmente estromessi dagli ultimi presidi di rappresentanza, in cui viene rafforzato arbitrariamente il ruolo di un preside sempre più manager, in cui viene innescata una guerra fra poveri tra gli insegnanti per affermare un concetto di selezione meritocratica volto soltanto ad incentivare il disinvestimento sulla qualità dell'istruzione, in cui vengono incrementati i dispositivi di controllo a tutti i livellie in cui si applicano un'idea di autonomia scolastica e di valutazione completamente stravolte, non è degna di essere chiamata "La Buona Scuola".
"Il 12 gennaio" aggiunge Massimo Zuppardi, altro membro dei SI e studente di Psicologia "la senatrice del PD Francesca Puglisi ha redatto 15 pagine di bozza per la scrittura della "Buona Università". Il 26 febbraio il governo e il PD hanno organizzato l'ennesimo incontro-farsa, chiamato YOUniversity, che più che dare vita ad una discussione reale è servito a creare una base di consenso per le prossime mosse sull'Università. Pretendiamo un confronto serio e il 5 maggio saremo in piazza a Roma con tutto il mondo della Conoscenza."
"Vogliamo portare avanti una campagna molto importante chiamata IO VOGLIO INSEGNARE, in contrasto con l'aspetto della Buona Scuola relativo all'accesso all'insegnamento, che prevede l'abolizione dei TFA e l'introduzione di una magistrale abilitante a numero chiuso per l'ingresso alle seconde fasce della graduatoria di Istituto, lasciando migliaia di studenti universitari incerti sulla costruzione del proprio futuro."
Studenti Indipendenti L'Aquila