Una busta con della polvere bianca e un proiettile calibro 9x21 è stata recapitata, questa mattina, negli uffici della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, nel cuore della città teatina, in via Martiri Lancianesi. Nella busta anche una lettera con delle minacce al presidente della Regione, Gianni Chiodi, e al direttore generale della Asl 2, Francesco Zavattaro. La rivendicazione è di un sedicente movimento popolare, la cui sigla secondo gli inquirenti non è mai apparsa in precedenza. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Chieti e gli artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti che hanno attuato la profilassi N.B.C.R. Il materiale rinvenuto è stato repertato dal personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti mentre i cinque dipendenti dell’ufficio protocollo, venuti a contatto con la busta, sono stati accompagnati dal personale del 118 nel Reparto malattie infettive dell’Ospedale di Chieti per gli accertamenti del caso. I dipendenti sono stati tutti dimessi senza prognosi.
Le reazioni. "Esprimo piena solidarietà, mia personale e del Pdl Abruzzo, al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ed al manager della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro", scrive in una nota il Coordinatore regionale del Pdl abruzzese, Filippo Piccone. "Condanniamo con fermezza queste vili minacce - prosegue - che cercano di intimidire rappresentanti istituzionali che quotidianamente operano alacremente a favore del nostro territorio e della nostra collettività".
Solidarietà anche dal Pd Abruzzo, con le parole del segretario Silvio Paolucci: "nessuna giustificazione può arrivare per chi compie gesti tanto gravi. Qualsiasi tipo di confronto trova spazio nell'ambito democratico e istituzionale. Al presidente Chiodi, al direttore Zavattaro ed ai loro staff va la massima solidarietà del Pd abruzzese, nell'auspicio che siano presto identificati i responsabili di gesti tanto gravi".