In tanti e tante sono accorsi all'Aquila tra insegnanti, impiegati, studenti e studentesse per la protesta silenziosa contro il disegno di legge per la riforma della scuola all'esame in Parlamento. Nel capoluogo abruzzese, come nel resto d'Italia, le manifestanti hanno agito attraverso un "flash mob": vestite di nero, a lutto, con un lumino in mano, per simboleggiare il "sentimento di perdita di una scuola pubblica continuamente penalizzata, nonostante la strenua resistenza del corpo docente, di quello genitoriale, degli studenti e delle studentesse".
La protesta è stata indetta a livello nazionale da Anief, Unicobas e Usb. "l piano di assunzioni non risolve il problema del precariato", ha evidenziato in una nota il sindacato Anief.
Le manifestanti, per lo più insegnanti precarie, si sono ritrovate nella zona della Fontana Luminosa e, attraversando le vie del centro storico, sono arrivate a Piazza Duomo. All'iniziativa ha aderito anche il collettivo universitario dell'Aquila Studenti Indipendenti.
Le foto di Ilaria Grappasonno