Martedì, 09 Giugno 2015 16:03

L'Aquila: contro "Buona scuola" sciopero degli scrutini a "Cotugno" e "Alighieri"

di 

Gli insegnanti del Liceo Cotugno dell'Aquila (Classico, Linguistico, Musicale e Scienze umane), riuniti in assemblea con le Rsu di Cgil e Gilda, hanno deciso di aderire allo sciopero proclamato da tutte le sigle sindacali per i primi due giorni di scrutini, che si svolgeranno nei prossimi 8 e 9 giugno. Anche alla scuola media "Dante Alighieri" la quasi totalità dei docenti si è trovata d'accordo nella protesta. In questo caso la sospensione degli scrutini riguarderà infatti la sede centrale, la scuola media Carducci e la Celestino V di Paganica. Interessati alla protesta solo gli scrutini delle classi prime e seconde, mentre per le classi terze gli scrutini sono già stati effettuati e la prova scritta di italiano inizierà regolarmente lunedì prossimo.

Tornando al Cotugno, nel corso dell'assemblea è emersa la forte opposizione dei docenti al Ddl sulla scuola: innanzitutto all'articolo 9, "che prevede per i dirigenti scolastici nuovi poteri ritenuti da più parti in contrasto con alcuni importanti principi costituzionali: nel caso di entrata in vigore del Ddl, infatti, i presidi avranno piena discrezionalità nell'assunzione dei docenti, non più garantiti da criteri oggettivi, validi per tutto il territorio nazionale", come si legge in una nota sindacale.

"Si determinerà - continua la nota - una disparità di trattamento tra docenti di ruolo e neo assunti, che non avranno una sede di titolarità, ma saranno soggetti a spostamenti ogni tre anni. Più in generale desta preoccupazione la filosofia di fondo che ispira questo provvedimento, in cui è assente ogni proposta di innovazione didattica e viene spacciato per autonomia il semplice e brutale principio per cui le scuole dovranno arrangiarsi con i mezzi che riusciranno ad ottenere anche attraverso contributi di privati. Ciò fatalmente finirà per aumentare le disparità tra zone geografiche e contesti sociali, senza minimamente incidere sulla qualità globale dell'istituzione scolastica. I docenti non si oppongono a priori al principio di una valutazione del loro operato, ma non accettano i discutibili e poco chiari criteri di riconoscimento di merito individuati dal Ddl".

"La scuola – è stato detto in assemblea - non è un'azienda e non può funzionare come tale, non può ispirarsi al principio della concorrenza, ma al contrario può funzionare bene solo dove sono forti la cooperazione e la condivisione". 

In tutta Italia si sta allargando a macchia d'olio il rinvio degli scrutini come reazione al decreto legge "la buona scuola" del governo guidato da Matteo Renzi

Articoli correlati (da tag)

Chiudi