"Arrivederci ad Asti".
E' con lo striscione che ha sancito il passaggio del testimone tra L'Aquila e la città piemontese che ospiterà l'Adunata nel 2016 che si è chiusa la grande sfilata dell'88esima edizione, quella ospitata dal capoluogo abruzzese.
Un corteo durato ben dieci ore, a cui, lungo tutti i 2 km e mezzo del percorso, gli aquilani hanno risposto con applausi e affetto verso le penne nere, in particolare per i volontari della Protezione Civile Ana che hanno portato uno striscione con la scritta: “6 aprile 2009 - maggio 2015, siamo ancora tutti qui...”.
La sfilata (oltre 300mila le presenze stimate) è stata aperta dagli alpini in armi del 9° reggimento e dagli ufficiali delle Truppe Alpine. Quindi sono stati resi gli onori al Labaro dell'Ana che si fregia di 216 medaglie d'oro.
I più applauditi sono stati i reduci che hanno sfilato sui mezzi d'epoca.
Dal palco delle autorità hanno applaudito gli alpini il presidente dell'Ana Sebastiano Favero, il sindaco Massimo Cialente, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Claudio Graziano e dell'Esercito, gen. Danilo Errico e il comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato.
Il fiume di penne nere ha continuato a scorrere fino a tarda sera, quando un applauso più fragoroso è stato tributato agli alpini abruzzesi che hanno portato in sfilata uno striscione di 99 metri, a simboleggiare le 99 chiese della città. Sopra di esso la scritta “Jemo'nnanzi” (andiamo avanti), un auspicio per ricostruire la città e ricreare il calore di una comunità, ferita ma non doma.
Subito dopo la fine della sfilata e l'ammainabandiera, la staffetta tra L'Aquila e Asti è stata celebrata dai saluti del sindaco della città piemontese, che ha raccolto il testimone dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, e dal tradizionale passaggio della "stecca" tra il presidente regionale dell'Ana Abruzzo Giovanni Natale e il presidente dell'Ana Piemonte.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti: "Italiani sanno di poter contare su di voi"
Alla sfilata ha partecipato anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. "Alpini d’Italia, in occasione di questa 88ma Adunata Nazionale, desidero porgere a voi tutti, in servizio ed in congedo, il saluto caloroso del Governo, delle Forze Armate e mio personale", ha dichiarato la Pinotti. "Quest’anno avete scelto L’Aquila per celebrare questo importante evento: non è una scelta casuale. Nel 2009, L’Aquila è stata colpita da un terribile terremoto che ha provocato 309 vittime e distrutto il volto della città. Voi alpini eravate lì, con la vostra forza, la vostra generosità, la vostra umanità, per soccorrere e ricostruire, per rassicurare, per riportare la normalità dopo un evento così tragicamente eccezionale. Il vostro è stato un impegno di solidarietà - ha sottolineato il Ministro della Difesa - sul quale tutti gli italiani sanno di poter contare sempre. Così è stato nel 1966 in Vajont, in Friuli nel 1976, in Irpinia nell’80 e, più recentemente in Emilia e in Liguria, per fronteggiare l’emergenza maltempo. Ma anche all’estero, dall’Afghanistan al Centrafrica, siete stati e siete sempre in prima linea, assistendo milioni di persone e realizzando centinaia di progetti".
Pinotti ha poi aggiunto: "Dal 1991 siete presenti in questa terra d’Abruzzo con gli Alpini in armi del 9° Reggimento, ma in questa giornata di festa, la città cinge d’affetto tutte le penne nere d’Italia, per esprimervi riconoscenza per quanto avete fatto. Desidero, per questo, ringraziare tutta la cittadinanza e l’Amministrazione comunale, per il grande impegno profuso nell’organizzare la vostra accoglienza. Desidero ringraziare, altresì l’Associazione Nazionale Alpini, il suo Presidente Sebastiano Favero, e tutti i soci, sia per l’impeccabile preparazione di questo evento sia per la vostra capacità, tutta alpina, di sapervi rendere sempre utili per gli italiani, soprattutto con il quotidiano impegno dei volontari della Protezione Civile dell’ANA".
"Aver visto tutta la parte dell'Associazione nazionale alpini - ha aggiunto il ministro - organizzata per la protezione civile, in un luogo come l'Aquila che ha tanto sofferto e ha avuto bisogno di protezione civile, ci da un esempio di come anche il volontariato si possa organizzare per di più con una esperienza militare particolarmente organizzata per dare una mano nei momenti di difficoltà. E' un esempio, un modo per poter servire la Patria".
Il ministro ha parlato anche di ricostruzione: "Ho parlato con il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, il quale mi ha detto che finalmente questo Governo ha messo i soldi. Vorrei ringraziarlo perché ci sta incoraggiando perché purtroppo il danno all'Aquila è stato terribile, incommensurabile per il valore del centro storico della città e per le stesse attività economiche che vi erano all'interno. Ora il tema è quello della ricostruzione - ha aggiunto - e soprattutto delle attività economiche da far ripartire. Io sono venuta ad inaugurare la prima fabbrica che ha riaperto dopo il terremoto, la Thales Alenia. e dopo quella tutte le altre aziende devono avere la possibilita' di riaprire".
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il tradizionale e festoso incontro tra gli alpini e la cittadinanza, che si celebra con l’88^ Adunata nazionale a L’Aquila, costituisce occasione per celebrare l’affetto e la considerazione di cui meritatamente godono le penne nere, e per cementare il forte senso di appartenenza al corpo di quanti hanno servito e servono con onore il nostro paese.
Ai tanti alpini riuniti ed a tutti i convenuti il mio piú caloroso saluto e ringraziamento per l’opera meritoria svolta dall’associazione.
Il mio deferente omaggio, in questa giornata, va ai caduti ed al pluridecorato labaro dell’associazione.
Gli alpini hanno saputo evolversi tecnologicamente ed adeguarsi agli scenari operativi, esaltando peculiaritaà ed eccellenze sui terreni impervi e montagnosi, dal giorno del battesimo del fuoco nella battaglia di adua nel 1896, sino ai grandi conflitti dello scorso secolo e alle piú recenti missioni internazionali.
Esperienze che hanno nel tempo consolidato, nelle donne e negli uomini del corpo, gli ideali di amor di patria e di solidarietá, che ne costituiscono tratto distintivo.
All’associazione e agli innumerevoli gruppi locali rinnovo il ringraziamento per la costante e fondamentale opera condotta in supporto alla protezione civile nei casi di calamitá naturali, e nelle iniziative benefiche e di volontariato.
Anche in queste attività gli alpini hanno saputo distinguersi sempre per tenacia, organizzazione, capacità operative, grande disponibilità ed altruismo.
Siete una risorsa di inestimabile valore, al servizio della comunità!
Giovanni Legnini: "Per L'Aquila è la prima gioia dopo il terremoto"
"Ha ragione il sindaco Cialente, questa è la prima gioia collettiva per L'Aquila proprio perché questo evento di straordinario valore coincide con il decollo della ricostruzione della citta'". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, anch'egli tra le personalità presenti all'Adunata.
"E' una manifestazione importantissima, molto bella e ben organizzata - ha aggiunto Legnini - gli alpini italiani testimoniano il totale attaccamento per l'Italia e l'Abruzzo. Gli alpini hanno potuto osservare anche il lavoro importante che si sta facendo per la ricostruzione, un lavoro duro che prosegue da tempo e che comincia a dare frutti. Essere qui oggi all'Aquila, con lo spettacolo delle molte gru nel centro storico e gli alpini che hanno invaso la città, costituisce un evento bellissimo per L'Aquila".
Luca Zaia: "Complimenti all'Aquila per l'organizzazione"
"Complimenti all'Aquila per l'ottima organizzazione, onore e merito per l'efficienza. Spero che l'Adunata rappresenti il rinascimento che merita".
Lo ha detto all'Aquila, in occasione dell'88 esima Adunata nazionale degli alpini il governatore del Veneto, Luca Zaia, tra le personalità presenti all'evento.
"Sono venuto all'Aquila dopo il terremoto - ha aggiunto Zaia - e abbiamo sostenuto il territorio colpito dal tragico sisma. La mia regione e' attenta e interviene subito quando ci sono territori e popolazioni in difficolta'. Una persona su cinque fa volontariato".
Il saluto dell'arcivescovo Petrocchi
Carissimi Alpini, la Chiesa di L’Aquila vi saluta con stima e simpatia: siate i benvenuti!
Ci sono note la coinvolgente cordialità e la fattiva solidarietà che da sempre caratterizzano la vostra fisionomia, associativa e personale. La gente di L’Aquila vi vuole bene, lo sapete! E questo affetto - profondo e grato - ve lo siete guadagnato “sul campo”. Tutti, qui, ricordano la vostra “prossimità concreta” e la grande generosità che avete dimostrato nei giorni tristi del terremoto. Siete accorsi subito e con una dedizione commovente: sono forti, tra la nostra popolazione, i sentimenti di apprezzamento e di riconoscenza nei vostri confronti. Vi consideriamo di casa: perciò, sentitevi in famiglia tra di noi.