"Vogliamo una fontana per la comunità del Progetto Case", è ciò che in definitiva chiede Anna Barile a conclusione di una storia che assomiglia vagamente a quella sulla deviazione del corso d'acqua raccontata da Ignazio Silone in Fontamara.
Barile, musicista nota in città, è residente nel progetto case di Camarda ed è coinvolta, sin dai primi giorni, nel progetto degli orti urbani lasciati nel 2010 dalla Protezione civile.
"Affianco all'orto c'era una presa d'acqua pubblica, lasciata proprio dalla Protezione civile, che usavamo in vari modi. L'acqua serve a molte cose, anche in caso d'incendio, ed era l'unico servizio pubblico in questo quartiere. Ora non abbiamo più nemmeno quella".
Cos'è successo? "La sezione locale degli alpini - continua il racconto Anna Barile - ha utilizzato quella presa per deviare l'acqua verso un container intorno al quale è stato realizzato un mini accampamento per le penne nere dotato di ufficio, bagno e cucina. Pensavamo che a fine adunata tutto sarebbe tornato come prima, invece adesso l'acqua non esce più. Ho provato a chiedere spiegazioni ma nessuno riesce a farmi capire cosa sta succedendo. Se è per una questione di contatori e consumi bisogna dire che le fontane sono ovunque, anche nelle zone abbandonate del paese di Camarda, da dove seguita ad uscire regolarmente".
La cittadina del Progetto Case è più che determinata a proseguire la su piccola grande battaglia: "Lo chiederò anche al Sindaco che ho invitato più volte a visitare il mio orto: al posto di quella presa da dove l'acqua non esce neanche più, vogliamo una fontana per il progetto case di Camarda. Non per me, che tra poco dovrei tornare nella mia casa all'Aquila, ma per la comunità." (ale.tet.)