Venerdì, 22 Maggio 2015 15:06

Manifestazione no Ombrina, adesione di Forza Italia e Anci Abruzzo

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Altre due sigle, e piuttosto pesanti, si aggiungono alle oltre 400 adesioni per la manifestazione contro la piattaforma petrolifera Ombrina, e tutte le trivellazioni in Abruzzo, prevista per domani sabato 23 maggio a Lanciano (Chieti). Si tratta della sezione abruzzese dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e di Forza Italia Abruzzo.

"Parteciperemo convintamente alla manifestazione di domani a Lanciano contro la petrolizzazione, perché siamo convinti che la vocazione della nostra regione non sia compatibile con le trivellazioni. In più crediamo che anche il parco della costa teatina non sia compatibile con quella parte di territorio dove dovrebbe insistere". Lo ha sottolineato stamane a Pescara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che insieme al collega in consiglio Mauro Febbo e al deputato Fabrizio Di Stefano hanno annunciato la loro presenza al corteo di domani pomeriggio.

"Quando alla guida della Regione c'era il centrodestra – ha aggiunto Febbo – non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per le esplorazioni petrolifere in mare, anche grazie alle prescrizioni introdotte dal decreto Prestigiacomo, che prevedeva per questi impianti distanze dal litorale che ne rendevano antieconomica l’installazione. Questi limiti sono stati prima dimezzati dal Governo Monti e poi annullati dal Governo Renzi nel decreto Sblocca Italia, che di fatto ha spianato la strada alle trivelle. E in tutto questo il centrosinistra che oggi governa l'Abruzzo ha sempre avuto un atteggiamento contraddittorio".

Per l'Anci Abruzzo è Luciano Lapenna a ribadire la volontà di dire no a Ombrina. "Del tema abbiamo nella riunione del direttivo - ha annunciato Lapenna - abbiamo, in quella sede affrontato il tema delle autorizzazioni alle trivelle di fronte alle coste abruzzesi ed in particolare il caso eclatante di Ombrina mare. Ribadiamo che la scelta va contro la vocazione turistica dell'area, ed è quindi incompatibile con l'installazione di impianti e piattaforme che hanno un alto livello d'impatto ambientale e di deturpazione del bene mare. La nostra posizione è chiara, ribadiamo al governo che si possono dire dei no. Il direttivo Anci dunque aderisce all’iniziativa e alla manifestazione del 23 prossimo insieme alle  altre associazioni ed enti, che vedono in primis presente la Regione Abruzzo e invita alla mobilitazione gli enti locali e i cittadini della nostra regione a sostenere, a gran voce, le ragioni che possano portare ad un ripensamento delle scelte fin ora compiute sul tanto contestato ed indesiderato insediamento per le estrazioni petrolifere".

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