Venerdì, 29 Maggio 2015 19:30

Gli allievi dell'istituto Da Vinci dell'Aquila al Quirinale per la festa della Repubblica

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Appuntamento d’eccezione il prossimo 1° giugno per l’Istituto Alberghiero dell’IIS “Da Vinci-Colecchi” dell’Aquila che collaborerà alla realizzazione del Ricevimento nei giardini del Quirinale in occasione della Festa della Repubblica.

Porteranno il loro contributo al ricevimento più importante d’Italia anche l’IPSSARA “E. Gagliardi” di Vibo Valentia, l’IPSSAR “G. Pastore” di Varallo (VC) e l’Istituto Alberghiero di Oristano.

Le celebrazioni per la Festa della Repubblica saranno aperte da un concerto del maestro Riccardo Muti nel Salone dei Corazzieri alla presenza del Corpo Diplomatico accreditato presso lo Stato italiano.

Il maestro Muti dirigerà l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”.

Il concerto, trasmesso in diretta dalla Rai, prevede musiche di Verdi, Bellini e Rossini. Il programma proseguirà, quindi, con il ricevimento nei giardini del Quirinale durante il quale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà le alte cariche istituzionali e gli Ambasciatori esteri, esponenti della cultura, dell’economia e della società civile.

Gli allievi e le allieve della delegazione del “Da Vinci” saranno accompagnati dai professori Domenico Di Benedetto (Cucina), Vincenzo Ambrosini (Sala), Vincenzo Pinto (Sala) e Giovanni Forgia (Ricevimento). I 20 partecipanti sono stati selezionati su criteri di competenza e comportamento e provengono dalle classi terze, quarte e quinte degli indirizzi Sala, Accoglienza e Cucina.

Gli alunni e le alunne realizzeranno una crema di fagioli di Paganica (recentemente inseriti tra i presìdi Slow Food) con guanciale e cipolla rossa croccante, il vino abbinato sarà un Pecorino DOP del 2014.

L’approdo al banchetto più prestigioso d’Italia è un indubbio riconoscimento alla formazione professionale conseguita dagli alunni del “Da Vinci”, che si fonda costantemente sulle tre parole-chiave della nuova articolazione didattica “menti d’opera”, professionalità e laboratorialità e che mirano alla valorizzazione della cultura del lavoro e del senso di identità e di appartenenza ad una comunità professionale, che sottende una visione etica della realtà in relazione ad esigenze non particolari ma comuni.

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