Mercoledì, 03 Giugno 2015 14:18

S. Salvatore, nuovo sit-in dei lavoratori del Cup: "No a periodi di prova"

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Nuovo sit-in dei lavoratori del Cup dell'ospedale S. Salvatore dell'Aquila.

Da questa mattina, i dipendenti del centro unico prenotazioni, il cui contratto è scaduto il 31 maggio scorso per effetto del passaggio del servizio dalla Capodarco alla Gpi, vincitrice di un appalto regionale, si sono riuniti di nuovo davanti gli uffici ticket del nosocomio aquilano, sistemando anche un banchetto per una raccolta firme (400 le adesioni raccolte finora).

“A tutt'oggi” afferma il segretario provinciale dell'Ugl Giuliana Vespa spiegando le ragioni della protesta “la Gpi non ha ancora contattato i ragazzi per la firma del nuovo contratto e dal primo giugno ha iniziato il servizio portando dei ragazzi da Frosinone. Voci di corridoio e di stampa ci dicono che a Pescara è in corso in queste ore un incontro tra l'assessore alla Sanità Silvio Paolucci, la Gpi e le parti sociali. Le uniche persone che dovevano essere lì, vale a dire le Rsu democraticamente elette all'interno del Cup, non sono state convocate. Noi” precisa la Vespa “ci teniamo a ribadire con forza che l'unico tavolo che riconosciamo è quello istituzionale che si terrà domani alla Direzione provinciale del lavoro. E' un tavolo che abbiamo chiesto da una quindicina di giorni e che ci è stato concesso. Nessuno accetterà nulla fino al tavolo di domani”.

Il nodo attorno al quale ruota la protesta dei lavoratori e del sindacato è rappresentato dai contratti con cui dovrebbe essere riassunto il personale del Cup.

La Gpi aveva proposto inizialmente contratti a tempo di sei mesi, di cui due di prova. Un'offerta che aveva mandato su tutte le furie sia i lavoratori - “Facciamo questo lavoro da oltre dieci anni. Di quale prova abbiamo bisogno?" - sia il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che aveva definito la manovra “una porcata”, lanciando accuse pesanti nei confronti del manager della Asl Silveri.

Dopo la mobilitazione della scorsa settimana, c'era stato un parziale passo indietro dell'azienda, che aveva formulato la nuova proposta: sì ai contratti a tempo indeterminato ma sempre con i due mesi di prova.

Non accetteremo nessun periodo di prova” ribadisce Giuliana Vespa “anche perché l'articolo 4 del contratto nazionale multiservizi adottato dalla Gpi parla chiaro: la regolamentazione del passaggio d'appalto dice che un'azienda deve riprendere i lavoratori così come li ha trovati. In questo caso la Gpi ha trovato 28 persone che erano a tempo indeterminato e deve riassumerle con contratti a tempo indeterminato, senza prove”.

A questo punto è legittimo chiedersi quali siano i motivi che stanno spingendo la Gpi a impuntarsi su un periodo di prova a cui sottoporre dei lavoratori già formati, alcuni dei quali in servizio presso il Cup da dieci anni o anche più.

Altra anomalia denunciata da lavoratori e sindacato riguarda la presenza di alcuni dipendenti Asl nelle fila del personale della Gpi che che sta svolgendo regolarmente servizio dal 1° giugno: "Abbiamo segnalato la cosa ai nostri avvocati" afferma la Vespa "che stanno valutando se è stato commesso o no un illecito. Ci muoveremo di conseguenza".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Giugno 2015 14:59

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