"Sono inaccettabili le affermazioni del primo cittadino con le quali viene confermato l'aumento delle tariffe di alcuni servizi comunali, a cominciare dalla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili (pulizia delle strade, illuminazione pubblica ecc.), della TARI e dell'IMU. Aumenti peraltro deliberati dalla giunta comunale in vista dell'approvazione del bilancio di previsione. Tali rincari sono da ritenersi ancor più ingiustificati visto l'intervento del governo che nel provvedimento, approvato giovedì scorso, ha stanziato, in favore del Comune dell'Aquila, 8.5 milioni di euro come contributo straordinario per via delle spese e degli oneri eccezionali connessi alla ricostruzione".
A dirlo è la senatrice aquilana del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo. "Ancora una volta il governo – ha sottolineato la portavoce pentastellata - è subentrato per sanare l'incapacità di amministrare della giunta comunale intervenendo con un ulteriore sostanzioso stanziamento senza il quale peraltro - a detta del sindaco stesso e dei suoi assessori - non sarebbe stato possibile redigere il documento economico-finanziario".
Dunque, l'affondo: "A mio avviso questa classe politica, nell'espletamento del suo mandato, ha amministrato il Comune dell'Aquila in maniera fallimentare e pertanto, anche alla luce di questa nuova mega stangata, dovrebbe dimettersi! I cittadini aquilani non dimenticano l'incapacità nella gestione del progetto CASE e MAP certificata peraltro con la sentenza della Corte dei Conti, il fallimento dell'operazione Aeroporto dei Parchi, il tentativo di transazione sulla metropolitana di superfice (di importo pari a circa 8 milioni di euro), la diminuzione delle iscrizioni all'università, la mancata ricostruzione degli edifici scolastici a sei anni dal sisma, i ritardi sulla ricostruzioni imputati alternativamente, alla mancanza di fondi o di personale, agli ingegneri ed infine alla tardiva 'bollinatura della Corte dei Conti'".