Lunedì, 22 Giugno 2015 11:03

Contro le trivellazioni coalizione tra italiani e croati e una nave in tour

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"Fermare la folle corsa all'oro nero e difendere il mare e le coste dell'Adriatico dall'assalto delle compagnie petrolifere". Inizia così l'appello di Legambiente, che ha salpato dalla croazia la sua nave, Goletta Verde, con lo scopo di creare un fronte comune contro le trivellazioni petrolifere nell'Adriatico.

L'iniziativa è stata lanciata sabato scorso a Rovigno, città dell'Istria croata, insieme alla coalizione ambientalista croata SOS Adriatico e numerose altre associazioni, sigle e cittadini. "Il manifesto #StopSeadrilling no oil - si legge nella nota - è un impegno comune per il futuro del mare Adriatico che vede cittadini, associazioni, istituzioni, comitati ma anche pescatori e balneatori in prima linea".

Nel weekend appena trascorso, flash mob e azioni di protesta sono state inscenate in diverse città che si affacciano sull'Adriatico: Trieste, Caorle, Jesolo, Bibione, San Michele al Tagliamento, Rosolina, Ravenna, Ancona, Pescara, Polignano. Così come in contemporanea sono state organizzate iniziative in Croazia, Albania, Montenegro e Bosnia Herzegovina. In Abruzzo Legambiente, WWF, Italia Nostra, Lipu, Arci, Pro Natura, Marevivo e Zona22, insieme a comitati e cittadini, si sono uniti all'appello, mentre il gruppo aquilano Jemo 'Nnanzi ha steso la bandiera dell'associazione lungo un trabocco a Rocca San Giovanni (Chieti).

L'Adriatico, per le sue caratteristiche di "mare chiuso", è un ecosistema molto importante e un ambiente estremamente fragile "messo a dura prova con 78 concessioni già attive per l'estrazione di gas e petrolio, 17 permessi di ricerca già rilasciati nell'area italiana e 29 in fase di rilascio in quella croata cui si aggiungono 24 richieste avanzate per il tratto italiano, tutto questo per un'area di circa 55.595 kmq", si legge nella nota degli organizzatori della protesta.

"A queste - continua il gruppo di associazioni - dobbiamo aggiungere il via libera rilasciato ad inizio giugno dal nostro ministero dell'Ambiente a due compagnie per compiere prospezioni su oltre 45mila kmq nell'Adriatico italiano. Le quantità di idrocarburi in gioco, tra l'altro, inciderebbero ben poco sull'economia e sull'indipendenza energetica dello Stato. Tutto il greggio presente sotto il mare italiano, stimato in circa 10 milioni di tonnellate, sarebbe infatti sufficiente, stando ai consumi attuali, al fabbisogno energetico di sole 8 settimane. La maggior parte del guadagno andrebbe a compagnie private; gli eventuali e possibili danni ricadrebbero sulla collettività. Ma di questi fattori non sembra tener conto il governo italiano, come testimoniano i dieci decreti di VIA positiva su altrettante richieste fatte in Adriatico da compagnie petrolifere, emanati dai ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali solo da inizio giugno".

Dopo la tappa in Croazia, la Goletta Verde salperà per un viaggio di due mesi, che lambirà le coste di tutta Italia, dall'Adriatico allo Ionio, dal Tirreno al Mar Ligure, per un totale di 30 tappe, 2mila miglia nautiche e 500 ore di navigazione. In Abruzzo sono già in programma due appuntamenti: nel prossimo fine settimana farà scalo a Ortona (Chieti) la nave scuola Palinuro, nell'ambito della campagna MEdiTErraneo del WWF e della Marina Militare. La Goletta Verde sarà in Abruzzo il prossimo 4 luglio, a Giulianova (Teramo), mentre i due giorni successivi approderà a Vasto (Chieti).

L'impatto sulla pesca. Secondo il dossier di Legambiente, la pesca è uno dei settori che sarà direttamente coinvolto dalle conseguenze delle attività estrattive e, a tal proposito, è utile citare gli studi del Norvegian Institute of Marine Research che calcolano una diminuzione del pescato anche del 50% intorno a una sorgente sonora che utilizza airgun: "Così come coinvolto da questa insensata corsa al petrolio sarà il settore turistico, un patrimonio importantissimo per l'economia di quest'area, che rischia di subire un notevole impatto negativo dal moltiplicarsi degli impianti estrattivi presenti e in arrivo nel mar Adriatico".

A richiamare un'analisi riguardo l'impatto delle attività connesse alla ricerca e estrazione di idrocarburi in Adriatico è stato recentemente lo stesso ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nel documento di osservazioni presentato nel corso della procedura di VAS transfrontaliera per il programma croato, con particolare attenzione alle conseguenze dell'inquinamento acustico sulle specie presenti. Come fonte principale di inquinamento acustico si cita la tecnica dell'airgun e le numerose normative, regolamenti e accordi internazionali che sanciscono la necessità di una riduzione del rumore sottomarino: "Peccato che lo stesso ministero non abbia usato la stessa attenzione e rigorosità verso le acque di cui è competente e continui a rilasciare permessi senza una dovuta valutazione degli impatti nell'habitat costiero", sottolinea Legambiente.

L'itinerario della Goletta Verde: Rovigno (Croazia), 20, 21 e 22 giugno; 22 e 23 giugno Trieste; 24 giugno Caorle (Ve); 25, 26 giugno Venezia; 27, 28 giugno Porto Garibaldi (Fe); 29, 30 giugno Cesenatico (Fc); 1 luglio Pesaro; 2 e 3 luglio Ancona; 4 luglio Giulianova (Te); 5,6 luglio Vasto (Ch); 7 luglio Termoli (Cb); 8 e 9 luglio Peschici (Fg); 11 luglio Polignano a Mare (Ba); 12, 13 luglio Otranto; 14, 15 luglio Corigliano Calabro (Cs); 16 luglio Roccella Ionica (Rc); 18 luglio Taormina (Me); 19, 20 luglio Isola di Lipari (Me); 21 luglio Termini Imerese (Pa); 22, 23 luglio Palermo; 24, 25 luglio Tropea (Vv); 26 luglio Maratea; 27 luglio Marina di Camerota (Sa); 28 luglio Pollica; 29, 30 luglio Ischia (Na); 1 agosto Ponza (Lt); 2, 3 agosto Ostia (Rm); 5,6,7 agosto Stintino (Ss); 9, 10, 11 agosto La Spezia; 12, 13 agosto Marina di Pisa; 15 agosto Talamone (Gr); 16 agosto Castiglione della Pescaia (Gr); 19 agosto Isola d’Elba (Li).


I sottoscrittori del manifesto #StopSeadrilling no oil: Coalizione Italiana Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima (Acli, Aiab, Aiig, Arci, Arci Caccia, Arci Servizio Civile, Asud, Auser, Cevi - Centro di Volontariato Internazionale di Udine, Cgil, Cia, Coldiretti, Cts, Federconsumatori, Fiab, Fiom, Focsiv, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Forum Italiano Dei Movimenti per l'acqua, Greenpeace, Isde-Medici per l'ambiente, Istituto Nazionale Urbanistica – Inu, Italian Climate Network, Kyoto Club, La Nuova Ecologia.it, Lega Pesca, Legambiente, Link, Lipu, Lunaria, Marevivo, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Cittadino, Oxfam, Pro Natura, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Rete per la Pace, Rinnovabili.It, Rsu Almaviva, Salviamo il Paesaggio, Sbilanciamoci, Sì Rinnovabili No Nucleare, Slow Food Italia, Spi – Cgil, Touring Club Italiano, Uil, Uisp, Unione Degli Studenti, Unione degli Universitari, WWF Italia); Coalizione S.O.S. per l'Adriatico (Greenpeace Croatia, Green Action / Friend of the Earth, WWF Adria, Sunce, Green Istria); Greenpeace Slovenia (Slovenia); FOCUS (Slovenia); Anep (Albania); Legambiente Vlore (Albania); Green Home (Montengero); Adp-Zid (Montenegro); Mediterranean Center for Environmental Monitoring (Montenegro); Centar za zivotnu sredinu - (Bosnia Herzegovina); Association de volontariat Touiza de la wilaya D'Alger (Algeria); Ecodes (Spagna); France Nature Environnement (Francia); Osservatorio Balcani Caucaso ; Skupina 85 ; SIB - Confcommercio (Sindacato Italiano Balneatori); Lega Pesca; CNA Balneatori; Donnedamare; Zona22; Rete Imprese Marina del Parco di Viareggio; Consorzio Balneatori Marina di Levante – Viareggio; Energia per l'Italia; Green Italia; AdriaPAN - Adriatic Protected Areas Network. 

Ultima modifica il Lunedì, 22 Giugno 2015 11:43

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