Lunedì, 27 Luglio 2015 12:53

Asl L'Aquila: nuovo servizio di assistenza domiciliare ai malati di Aids

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Nuovo servizio della Asl aquilana con assistenza a domicilio per 100 malati di Aids.

L'azienda, dalla metà del prossimo mese di agosto, avvierà la nuova attività nelle abitazioni dei pazienti, introducendo un servizio che fa il suo 'debutto' assoluto nel territorio.

Il personale della Asl, organizzato in "squadre" composte da medico e infermiere, assicurerà un sostegno e un'azione di assistenza e terapia a beneficio dei pazienti che verrà attuato, anche grazie al reparto di malattie infettive del San Salvatore, nell'ambiente familiare.

Questa nuova iniziativa ha diversi obiettivi: assicurare un costante controllo della malattia; salvaguardare la privacy; verificare periodicamente l'efficacia della terapia e, al contempo, evitare inutili e prolungate permanenze in ospedale, occupando inutilmente posti letto riservati a malattie acute.

"L'Aids", dichiara il direttore del reparto malattie infettive del San Salvatore, Alessandro Grimaldi, "si accompagna sempre più spesso ad altre concomitanti malattie croniche. Si tratta di patologie che possono essere trattate efficacemente al di fuori dell'ospedale, non essendo malattie acute che necessitano di ricovero. I pazienti malati di Aids, che spesso presentano contemporaneamente anche epatite C cronica, grazie all'avvio di questo nuovo servizio potranno così essere seguiti a domicilio dopo la dimissione dall'ospedale. L'assistenza a casa avverrà con una cadenza che sarà modulata sull'entità della malattia del singolo soggetto. Il team di medici e infermieri della Asl, oltre a somministrare la terapia specifica, compiere prelievi, fare flebo e altri accertamenti, avrà la possibilità di effettuare ecografie, grazie allo strumento portatile di cui ci doteremo a breve. Già dopo ferragosto", aggiunge Grimaldi, "cominceremo a svolgere il servizio a domicilio che per il nostro territorio, una novità assoluta".

"Oltre al vantaggio di essere seguito nel proprio ambiente familiare" osserva ancora Grimaldi "il paziente avrà la possibilità di tutelare in modo ancora più efficace la privacy, aspetto importante in questo tipo di malattia. La nostra azienda si muove così nell'ottica tracciata dalla Regione: assicurare il trattamento migliore al paziente, per casi che non rientrano nelle patologie acute, creando una rete territoriale che consenta di evitare impropri affollamenti dei reparti dell'ospedale, da utilizzare solo per patologie diverse da quelle croniche".

Intanto, il reparto di malattie infettive, dal febbraio scorso, ha raddoppiato l'orario delle prestazioni ambulatoriali.

L'orario giornaliero, dal lunedì al venerdì, è stato allungato dalle 8.30 alle 14.00.

 

Ultima modifica il Lunedì, 27 Luglio 2015 13:10

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