Martedì, 28 Luglio 2015 16:43

L'Aquila, il 'Palazzo del Governo' rinascerà in 500 giorni. Ospiterà la Provincia

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Lì dove c'era il "Palazzo del Governo" ci sarà la Provincia dell'Aquila con i suoi uffici. L'immobile, le cui origini risalgono al '400, verrà ricostruito rispettando l'antico splendore, ma "moderno", "sicuro" e "in classe A".

E' stato presentato oggi infatti il progetto per i lavori vinti da un Ati composta dalle romane 'Sac costruzioni' e 'Italiana costruzioni Spa', per un importo lavori di 17,5milioni di euro (base d'asta 25 milioni) che dovrebbero cominciare il 15 gennaio del 2016 e finire circa 500 giorni dopo, il 18 giugno del 2017.

Soddisfazione è stata espressa dunque durante la conferenza stampa dal Provveditore Roberto Linetti, dal Presidente della Provincia Antonio De Crescentis e dall'assessore alla ricostruzione del Comune dell'aquila Pietro Di Stefano, per la rinascita di uno degli edifici simbolo del terremoto aquilano per il quale - è notizia di ieri - viene contestato un ennesimo abuso di ufficio sui lavori di puntellamento.

"La Provincia in questo modo - ha affermato il neo Presidente Antonio De Crescentis - abbandonerà le attuali locazioni passive per due milioni di euro". Sono invece più lontani dal partire i lavori per i contigui locali dell'Ente in Via Sant'Agostino a causa di un contenzioso in corso.

Il progetto prevede anche il ripristino della cosiddetta "Sala olimpica" che ospiterà il nuovo organo provinciale dell'assemblea dei sindaci.

Il provveditore Linetti ha sottolineato come in centro storico siano pronti a partire altri otto progetti, tra cui l'ex Liceo Scientifico di Via Maiella e l'ultimo dei cosiddetti Quattro cantoni.

Di Stefano ha voluto ricordare anche gli errori commessi sul palazzo, in passato: "Sono state fatte molto sciocchezze che hanno indebolito l'edificio e il terremoto ha colpito lì. Nella riqualificazione l'impianto è rimasto quello che era, ora sarà in un palazzo sicuro che ospiterà funzioni pubbliche"

All'assessore, Newstown non poteva non chiedere un commento sull'ultima inchiesta 'Redde Rationem': "L'indagine è sempre quella come i protagonisti, ma il personaggio politico di cui si parla non appartiene certo a questa amministrazione. Poi sono coinvolti anche dei dipendenti Comunali ma per abuso di ufficio. Mi sarei preoccupato molto di più se il reato a loro contestato fosse la corruzione. Ora starà a loro difendersi, spero che facciano chiarezza".

"Ricordo quei terribili momenti - aggiunge Di Stefano a Newstown - io ero solo consigliere perché sono diventato assessore a fine 2009. La prima cosa che feci misi sul sito del Comune l'elenco completo delle ditte che facevano i puntellamenti. Ricordo di aver letto anche molti verbali delle commissioni di garanzia, di incontri tenuti in Prefettura con Gabrielli e dell'estrema cura con cui tutto veniva predisposto".

Quindi tutto bene? "No, non doveva accadere nulla perché si chiedeva il progetto. Oggi quando avviene lo smontaggio si chiede anche il peso del ferro e se corrisponde".

Ma la procura contesta anche questo nell'ultima indagine: "Non so, ci sono progetti di messa in sicurezza e ci sono dei tecnici. Contestare un progetto di puntellamento è cosa molta ardua. I progetti venivano fatti molto bene, sono complessi, poi ognuno fa il suo lavoro".

 

Ultima modifica il Martedì, 28 Luglio 2015 18:32

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