Una scelta "scellerata", fatta in base a "motivazioni che non convincono".
Le educatrici precarie degli asili nido del Comune dell'Aquila commentano così la decisione dell'ente di non riconfermare la riapertura, per il nuovo anno pedagogico, di due strutture su tre, ovvero Ape Tau e Primo Maggio.
"Il Comune dell'Aquila" si legge in una nota firmata dalle lavoratrici "ha disposto l'apertura di uno solo dei tre nidi d'infanzia comunali in funzione fino al mese di giugno 2015 e frequentati, nell'ultimo anno pedagogico, da ben 129 bambini".
"Tale servizio sarà infatti offerto, con rette maggiorate, a poco meno di 50 bambini, in un solo nido, peraltro dislocato presso un Musp, con l’intento persino di esternalizzare il servizio, affidandolo alle cooperative".
"Una scelta che da un lato, priverà del servizio di asilo nido molte delle famiglie che intendono presentare la domanda di iscrizione dei propri figli e che, dall’altro, condurrà comunque ad un’offerta qualitativamente inferiore".
"Non bisogna dimenticare, infatti, che fino ad oggi l’attività formativa è stata espletata da personale con esperienza e qualificazione professionale specifica, assunta peraltro all’esito di un regolare concorso pubblico".
"Il personale precario attualmente in servizio, infatti, oltre a possedere i requisiti previsti dalla normativa regionale relativamente ai titoli di studio, ha acquisito una notevole esperienza, maturata nel corso degli anni, anche tramite le numerose attività di formazione obbligatorie durante l'anno pedagogico".
"Una professionalità riconosciuta a livello nazionale e che finora ha consentito di assicurare un servizio di eccellenza".
"Si tratta dunque di una decisione completamente scellerata, fatta, evidentemente, sulle spalle dei cittadini che, ancora una volta, saranno privati di un servizio sociale fondamentale come quello degli asili nido".
"E non ci convincono le motivazioni sinora addotte, filtrate peraltro soltanto tramite indiscrezioni e mai confermate appieno dall’amministrazione".
"Chiediamo quindi al Sindaco di attivarsi, con rinnovata energia, per tutelare i livelli occupazionali e l’offerta dei servizi essenziali alla comunità".
Emanuela Di Giovambattista, assessore alle Politiche sociali: "Nessuna chiusura, solo un ritardo tecnico"
"Non è assolutamente volontà dell’Amministrazione comunale quella di chiudere gli asili nido, rispetto ai quali, dunque, si sta diffondendo un inutile allarmismo".
A scriverlo in una nota, replicando alle voci e alle notizie che circolano in questi giorni, è l'assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila Emanuela Di Giovambattista.
"Non abbiamo intenzione di rinunciare a quanto costruito in questi anni con le nostre sole forze, vale a dire un sistema educativo di eccellenza, tra i migliori in Italia, che riteniamo un patrimonio da difendere".
"Abbiamo un problema con la proroga del personale precario dell’ente, tra cui ci sono anche le educatrici con contratto di lavoro a tempo determinato, che, in questi anni, hanno lavorato negli asili comunali".
"Abbiamo, peraltro, posto da tempo il problema al Governo e al sottosegretario De Micheli. Tramite la senatrice Pezzopane, inoltre, siamo in contatto con il Ministero del Lavoro per una deroga al Jobs Act".
"Domani ci sarà una riunione interna, con il sindaco e gli assessori interessati, cui prenderà parte anche la senatrice Pezzopane, per individuare una soluzione definitiva al problema".
"Pertanto vi sarà solo un ritardo tecnico nell’apertura di due asili nido, laddove, invece, un terzo asilo aprirà regolarmente. Ribadisco, nessuna chiusura, anzi la ferma volontà di andare fino fondo nella risoluzione del problema".