Mercoledì, 23 Settembre 2015 15:23

Variante Sud, l'ad Anas: "No a cambi di progetti in corso d'opera"

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"I progetti devono essere definiti in modo congiunto con gli enti locali e non cambiare quando cambiano le amministrazioni, questa è una cosa fondamentale perché poi trovarsi con il cantiere in corso e il progetto che cambia, è fonte sicuramente di contenzioso e di blocco del cantiere".

Lo ha detto all'Aquila, il presidente e ad dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, nel suo intervento con gli enti locali per illustrare, in particolare, il progetto della dorsale appenninica Rieti-L'Aquila-Navelli-Bussi e del collegamento veloce L'Aquila-Pescara.

Quella lanciata da Armani ha il sapore della frecciata scoccata, pur nei limiti del garbo istituzionale, nei confronti dei comuni di Fossa, Barisciano e Poggio Picenze che, qualche settimana fa, hanno rinnegato l'accordo raggiunto e firmato lo scorso anno sulla Variante Sud. Accordo ratificato successivamente anche in sede di Stuttura di missione presso il ministero delle Infrastrutture. 

"In una regione complessa - ha aggiunto - come quella dell'Abruzzo, dove ci sono sicuramente problematiche geologiche importanti, c'è un tessuto urbanizzato diffuso che va preservato e tutelato e un paesaggio di primaria bellezza; chiaramente i progetti devono essere definiti in modo congiunto. Stiamo lavorando - ha proseguito Armani - sul progetto della Statale 17, su cui la decisione sul tracciato deve essere concordata con gli enti locali, e questa è una prerogativa fondamentale".

Per eliminare il problema dei contenziosi, il presidente dell'Anas ha rimarcato come la questione può essere superata "accordandosi con gli enti locali, facendo una progettazione come questa azienda è in grado di fare, con qualità architettoniche degne di questo Paese. Facendo noi infrastrutture che poi rimangono per centinaia di anni, non possiamo permetterci di fare cose brutte, dobbiamo fare cose belle di cui essere orgogliosi".

"Quindi" ha proseguito Armani "accordo con gli enti locali, progettazione bella e di dettaglio definitiva e poi appalto, questo è il processo che vogliamo istituire, per questo motivo ci costruiamo un processo di accordo con la Regione e con gli Enti locali per poter prima accordarci su quello che bisogna fare, come progettare a poi procedere alla realizzazione, e per fare ciò occorre evitare progetti che abbiano durata pluriennale. Pensare a un progetto di infrastrutture che richiedono lavori pluriennali, quindi 4/5 anni di cantiere e avere un solo anno finanziato è una cosa totalmente inaccettabile, su questo dobbiamo intervenire anche con il supporto dei nostri clienti che siete voi rappresentanti degli enti locali, che non è trascurabile perché indirizza le scelte per l'interesse del territorio".

"Fare le infrastrutture bisogna farlo insieme, collaborando con il territorio e anche con il contributo del territorio e in termini di investimenti si possono fare infrastrutture migliori per dare una risposta certa alla realizzazione delle strade".

"Quella dei cantieri" ha sottolineato Armani "è una programmazione molto importante in ripartenza, le cui complessità sono principalmente operative. Ci scontriamo rispetto ad un tessuto normativo di collaborazione tra cliente e fornitore nel mondo delle opere civili molto complesso".

"Moltissime imprese fallite con cui normalmente in altri ambiti, il contratto sarebbe stato risolto e riappaltato dalla società appaltatrice, invece, con la normativa italiana - ha osservato - sono stati sospesi e un contratto sottoscritto con Anas diventa una proprietà privata dell'azienda fallita che la può rivendere liberamente. Questa è una limitazione della libertà del concessionario abbastanza curiosa che ha determinato dei ritardi importanti nell'implementazione delle infrastrutture. Questa parentesi sembra chiusa".

"Stiamo puntando in maniera molto forte anche sul settore della manutenzione" ha affermato Armani. "E' vero che bisogna fare opere nuove, allargare, potenziare ma buona parte del patrimonio stradale che già esiste e realizzato dai nostri predecessori, ha un grande valore e deve essere preservato, questo e' una focalizzazione centrale".

"Non si può pensare di fare infrastrutture senza governare il territorio" ha detto Armani a Pescara, a margine dell'incontro con gli amministratori delle province di Chieti, Teramo e del capoluogo adriatico. "Il territorio - ha aggiunto - è complesso in Italia, in particolare in Abruzzo. Per proteggere le infrastrutture ma anche per proteggere il territorio, bisogna sostenerlo, investire sul territorio e farlo insieme".

L'impegno che l'Anas può assumere per l'Abruzzo, ha aggiunto ancora Armani, è quello di "fare un tavolo con la Regione in cui si lavora insieme per programmare le opere giuste e programmarle per finirle e poi provvedere alla manutenzione della rete che c'è" .

"Provvedere alla manutenzione della rete - ha proseguito l'ad - è la nostra priorità. Abbiamo 25mila chilometri complessivi, quasi mille su tutto il territorio abruzzese. La libertà di muoversi si ottiene soltanto con la manutenzione".

Il presidente dell'Anas ha poi detto che si trova in Abruzzo "per incontrare anche il personale Anas che consente alle viabilità di essere operative 24 ore su 24. E sono qui per incontrare le amministrazioni locali per prendere insieme le decisioni di come e dove investire, perché questa è una cosa che deve essere fatta insieme al territorio e poi, una volta sposato il progetto, completarlo".

D'Alfonso: "Infrastrutture chiave di volta per l'Abruzzo"

"Ritengo che l'infrastruttura sia la chiave di volta del futuro di un territorio. In Abruzzo abbiamo in cammino una serie di ambizioni. Esistono emergenze che risalgono al '900, forse anche prima. Abbiamo bisogno di interventi che leghino la qualità della montagna abruzzese fino al capoluogo di regione per poi arrivare attraverso L'Aquila-Navelli alla costa".

A dirlo è stato Luciano D'Alfonso a margine dell'incontro con Armani.

L'Anas e la Regione hanno predisposto un protocollo di intesa per il potenziamento della rete stradale (firmato a Pescara) finalizzato a lavorare in modo coordinato per il potenziamento della rete stradale, sia per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture stradali mancanti, sia per il miglioramento di quelle esistenti di interesse nazionale e regionale.

"C'e' stato un vuoto infrastrutturale in questi anni che vogliamo colmare facendoci carico di una nuova consapevolezza delle priorità. Vogliamo attivare il consenso dei vari livelli istituzionali e fare battaglie congiunte con Anas per la provvista finanziaria. Dobbiamo far sì che su queste opere ci siano premure e accortezze in più che possano consentire di iniziare i lavori, completarli e soprattutto, metterli in esercizio perché l'Italia, purtroppo, è piena di bandiere nere di opere incompiute".

"Esiste oggi una cordialità significativa tra Regione e Anas che ci permette di fare il punto fotografico di alcuni cantieri in produzione e di altri che attendono di entrare in attività. Nel pomeriggio a Pescara ci occuperemo di emergenze infrastrutturali viarie che riguardano le altre tre province".

"Possiamo contare su una straordinaria competenza che caratterizza Anas nel nuovo corso grazie anche alla capacità di dialogo del presidente Armani di cui ci nutriremo in questi 5 anni che abbiamo davanti".

"E poi - ha aggiunto - mi complimento anche per la puntualità dei dossier che ho potuto riscontrare all'interno di Anas e che corrispondono alla lettera ai dossier della Regione. Noi abbiamo alcune priorità: il collegamento dell'Aquila con la costa, ovvero Chieti e Pescara, e poi fare in modo che i centri abitati di Vasto, San Salvo, Francavilla al Mare, Montesilvano e Città Sant'Angelo conoscano finalmente una progettazione che consenta le varianti, perché le città della costa sono diventate degli inferni a causa del numero di macchine che caricano le strade statali".

In Abruzzo l'Anas gestisce 32 strade per circa 1.000 chilometri complessivi.

Sono considerate opere infrastrutturali strategiche da realizzare: la dorsale appenninica Rieti-L'Aquila-Navelli-Bussi, incluso il collegamento veloce L'Aquila-Pescara; l'ultimazione della Teramo Mare; la Pedemontana Abruzzo-Marche: tratta Guardiagrele-Val di Sangro-Fara San Martino; la variante alla strada statale 16 in corrispondenza degli abitati di Vasto-San Salvo, Francavilla al Mare-Ortona, Montesilvano-Silvi; il collegamento Loreto Aprutino-Penne; il prolungamento dell'asse attrezzato con il porto di Pescara.

L'accordo tra Anas e Regione prevede di adottare tutti i provvedimenti necessari per innalzare la sicurezza del traffico sulle strade, il miglioramento dell'apparato segnaletico e dei servizi di informazione agli utenti. Un tavolo di lavoro permanente vigilerà per velocizzare la realizzazione dei progetti e per coordinare le procedure connesse all'acquisizione di pareri e delle autorizzazioni al fine di rendere cantierabili i progetti nei tempi minimi necessari.

FI: "Bene incontro con Armani ma Mare-Monti dimenticata"

"Iniziativa pregevole l'incontro promosso oggi dal governatore D'Alfonso con il presidente Anas Gianni Vittorio Armani, peccato che il presidente di Regione dimentichi sempre qualcosa nella sua agenda di lavoro. Parla e concorda le opere per la Loreto-Penne, opera comunque di collegamento interno, seppur importante, ma si scorda della Mare-Monti, l'unica opera realmente necessaria per collegare le aree interne della valle Vestina alla costa, un'opera dalla storia tanto travagliata che oggi scopriamo il Presidente ha letteralmente cancellato dai propri programmi".

L'osservazione arriva dal capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.

"Leggendo l'elenco dei punti all'ordine del giorno dell'incontro fissato dal governatore D'Alfonso - ha continuato il capogruppo Sospiri - pensavamo fossero solo spunti di lavoro da cui partire e aprire il confronto, dunque dei suggerimenti, oggi invece scopriamo che è il dettaglio delle opere che D'Alfonso ritiene strategiche e fondamentali, quindi le opere da far finanziare e cantierare. Un elenco che, chiaramente, però è tanto incompleto da vanificare l'utilità dell'incontro stesso, altrimenti apprezzabile negli intenti".

"Si parla della Teramo Mare, della Statale 16, del prolungamento dell'asse attrezzato sino all'interno del porto di Pescara, opera quest'ultima che forse dovrebbe essere agganciata direttamente ai lavori di ampliamento dello stesso scalo, perche' oggi portare le auto fino alle banchine non avrebbe molto senso".

"Si è parlato, nell'incontro, della necessità di trovare fondi per la Loreto Aprutino-Penne, infrastruttura comunque di collegamento interno tra i due paesi, e manca invece la Mare-Monti, che pure è un asse viario fondamentale, di cui il presidente D'Alfonso ben conosce da un lato le traversie, dall'altro la necessità per garantire un collegamento agevole, veloce, sicuro tra le aree interne dell'area vestina e la costa".

"E' dunque evidente che la riunione odierna non possa considerarsi né esaustiva né tantomeno sufficiente; forse meglio avrebbe fatto il presidente D'Alfonso a non limitare il vertice alla propria maggioranza, ma sicuramente un confronto con le forze d'opposizione lo avrebbe aiutato a migliorare e rendere completa la sua agenda di lavoro, approfondendo, in via preliminare, le reali esigenze delle nostre terre".

"Sarà ora Forza Italia - ha infine annunciato Sospiri - a inviare direttamente al presidente Anas un'integrazione a quel programma di lavoro approssimativo consegnatogli dal presidente D'Alfonso. 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Settembre 2015 17:55

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