Mercoledì, 30 Settembre 2015 11:21

L'Aquila, soldi in cambio di commesse: indagata dirigente Del Principe

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Su disposizione della Procura della Repubblica dell'Aquila, la squadra mobile della Polizia sta eseguendo la notifica della misura cautelare interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio, emessa dal gip Guendalina Buccella, nei confronti di Patrizia Del Principe, funzionaria del comune dell'Aquila, per induzione indebita "a dare o promettere utilità".

Del Principe, ex direttrice pro tempore dell'Istituzione Csa (Centro servizio anziani), ex Onpi e attuale coordinatrice della struttura, organo strumentale del Comune dell'Aquila, è indagata per aver indebitamente indotto Bruno Galgani, titolare della ditta di facchinaggio e traslochi Logistica & Servizi, a darle mille euro, con la promessa estorta di farsene dare altri 100 o 200, palesandogli, in caso contrario, l'interruzione dei rapporti lavorativi tra il Comune dell'Aquila e l'azienda.

L'imprenditore, anch'egli indagato, ha aderito alla richiesta consegnando in contanti i soldi richiesti e promettendo di consegnare a breve altri 100 o 200 euro. Secondo gli inquirenti, i "gravi indizi di colpevolezza" sono stati desunti dall'esame della documentazione acquisita presso il Comune dell'Aquila che evidenzia una richiesta di preventivo alla ditta Logistica & Servizi del luglio 2014, che consegnava l'offerta per il trasporto e rimontaggio del mobilio pari ad 13.500 euro + iva; con determina sempre di luglio 2014, la direttrice affidava alla ditta i lavori di trasporto, revisione e rimontaggio del mobilio di 36 camere del corpo D, per un importo di 13.500,00 + iva; con determina del novembre 2014 veniva liquidata la fattura emessa dalla ditta per un importo di euro 16.470,00 iva inclusa; nel marzo 2015 la direttrice inviava alla ditta una nuova richiesta di preventivo per i lavori di revisione e montaggio di una porzione di arredi depositatati presso la sede della municipalizzata Asm, all'interno di mini appartamenti ubicati al piano terra dei corpi D e Z dell'immobile ex Onpi, "assegnazione già prospettata al titolare con largo anticipo", secondo la procura, dall'esame della documentazione bancaria sono stati eseguiti anche i necessari riscontri sugli estratti conto del conto corrente dell'imprenditore.

Gli investigatori si sono avvalsi anche di testimonianze tra cui le dichiarazioni spontanee dello stesso imprenditore indagato (rese durante la perquisizione domiciliare da lui subita nel corso delle indagini), oltre che dal contenuto delle intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno evidenziato, sempre secondo gli inquirenti, l'esistenza di un rapporto monetario tra i due, in cui il prestatore d'opera doveva consegnare del denaro, peraltro in contanti, alla direttrice; dal tono e dai riferimenti usati, la funzionaria allude anche ai possibili futuri lavori da assegnare all'imprenditore direttamente, ovvero senza gara pubblica o comparazione di prezzi.

A parere della Procura e del gip, non aderire alle richieste economiche del pubblico ufficiale avrebbe comportato per il titolare della ditta, quale conseguenza negativa, la perdita dell'opportunità di essere incaricato per l'esecuzione di lavori futuri: la sua piena adesione alle illecite richieste e il conseguente gradimento che ne derivava, determinava il proseguimento del rapporto lavorativo e il conferimento di nuovi incarichi.L'inadine e' stata enominata "OPerazione Onpi".

L'indagine, denominata "Operazione Onpi", attende a stretto giro ulteriori sviluppi su altri ipotesi di reato commesse.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Settembre 2015 17:02

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