Mercoledì, 30 Settembre 2015 14:02

Asm sotto procedimento per mancato rispetto della legge sullo sciopero: la denuncia dei sindacati

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La nota è firmata dal presidente della 'Commissione nazionale per la garanzia dello sciopero', Roberto Alesse.

Inviata alla ASM spa, in persona del legale rappresentante, l'amministratore unico Rinaldo Tordera, a Utilitalia, alle segreterie nazionali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel e, per conoscenza, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Prefetto dell'Aquila, la missiva comunica che "la Commissione, nella seduta del 21 setttembre scorso, ha adottato la delibera numero 15/262".

E cosa prevede la delibera? L'apertura di un procedimento per il "mancato rispetto dell'obbligo di esperire le procedure di raffreddamento" previsto per le amministrazioni e le imprese erogatrici di servizio. Una vicenda gravissima.

"A quanto ne sappiamo - hanno spiegato stamane in conferenza stampa i rappresentanti di tutte le sigle sindacali - ASM è l'unica azienda di igiene ambientale in Italia ad essere oggetto di procedimento della 'Commissione garanzia sciopero'".

Cosa è accaduto? L'azienda non ha ancora corrisposto ai lavoratori l'adeguamento di stipendio previsto dal contratto nazionale. Dunque, è stata aperta una vertenza. Qui sta l'intoppo: considerato che l'Asm opera in un settore rientrate tra quelli ritenuti essenziali, la legge contiene delle regole precise che devono essere seguite prima dell'effettuazione di uno sciopero. In particolare, è necessario esperire obbligatoriamente e preventivamenete alla proclamazione, le procedure di raffreddamento. Il paradosso è che le sigle sindacali, i lavoratori insomma, hanno rispettato le procedure, per non gravare i cittadini del peso di uno sciopero, al contrario l'ASM, azienda a totale capitale pubblico, e nel caso l'amministratore unico Rinaldo Tordera, sono sotto procedimento proprio per il mancato rispetto degli obblighi.

Si potrebbe immaginare accada il contrario, invece a L'Aquila sono i lavoratori - non l'azienda - a mostrare attenzione ai diritti dei cittadini fruitori dei servizi, assicurando comunque il servizio e il rispetto delle regole anche dinanzi ad una vertenza. "Le relazioni sindacali con l'amministratore unico sono interrotte da tempo", hanno sottolineato i sindacati. "Purtroppo, non ha ancora capito che la sua azione deve attenersi alle regole contenute nel contratto nazionale e nelle leggi".

Ora, ASM ha trenta giorni per presentare osservazioni e chiedere, eventualmente, di essere audita dalla Commissione. Poi, potrebbero scattare le sanzioni: "Chiediamo venga valutato attentamente l'operato di un amministratore unico che ha esposto l'azienda ad un procedimento di questo tipo, per il mancato rispetto delle leggi. E qualora l'Asm dovesse essere sanzionata, dovrà essere Tordera a pagare, non i cittadini", hanno ribadito le sigle sindacali.

 

La replica di Rinaldo Tordera (Asm)

Non si è fatta attendere la replica dell'amministratore unico, Rinaldo Tordera, alla conferenza stampa dei sindacati. "Lo scorso giugno ho rappresentato ai sindacati che, prima di dare corso all’attuazione dei rinnovi contrattuali e nel rispetto delle indicazioni dell’Ente proprietario (Comune dell’Aquila), avrei atteso l’emanazione dell’atto di indirizzo e controllo da parte del Consiglio Comunale dell’Aquila", ha spiegato Tordera.

"Il 2 settembre u. s. è stato notificato all’ASM S.p.A 'l’Atto di Indirizzo' e come avevo preannunciato ai sindacati ho disposto immediatamente l’applicazione degli aggiornamenti parametrali e gli accordi economici nazionali di rinnovo. Queste sono le argomentazioni che rappresenterò alla 'Commissione di garanzia sulla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali' che, peraltro, si è riunita e ha deliberato il giorno 21 settembre 2015 (comunicazione pervenuta in ASM S.p.A. in data 25 settembre), quando la disposizione di adeguamento contrattuale era già stata applicata".

Tordera coglie l'occasione per "rassicurare i lavoratori dell’ASM S.p.A. perché sappiano che continua il difficile percorso del risanamento, silenzioso e inarrestabile, a tutela della continuità aziendale e della salvaguardia dei posti di lavoro". E respinge al mittente "ogni strumentalizzazione che, per senso di responsabilità, non commento".

 

Ultima modifica il Giovedì, 01 Ottobre 2015 10:58

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