Ancora polemiche intorno alla transazione stragiudiziale da 9milioni di euro approvata in Giunta comunale, assenti il vice sindaco Nicola Trifuoggi e l'assessore al bilancio Lelio De Santis, per saldare il debito accumulato con Enel Energia che ha poi ceduto il credito a Banca Sistema.
I consiglieri comunali del gruppo 'Noi con Salvini' hanno indetto per domattina, alle 11:30, una conferenza stampa per chiedere che la delibera sia ritirata d'urgenza in autotutela. Intanto, il coordinatore comunale del gruppo, l'ex An Alfonso Magliocco, ha inviato una lettera aperta a Nicola Trifuoggi perché si adoperi per dipanare "la matassa di incongruenze proprie della delibera n. 261 del 10/07/2015, relativa alla proposta di 'transazione' del debito contratto con Enel. Una delibera assunta in sua assenza ma che le costerà poca fatica approfondire, laddove dall'08/07/2015 al 10/07/2015 tutto è stato perfezionato: proposta, pareri, delibera", sottolinea Magliocco.
Che poi entra nel merito dei fatti: "la delibera - incalza - attesta dati e cifre false! C'è, in data 10/07/2015, l'adesione da parte del Comune ad una rendicontazione, datata 08/07/2015, di banca Sistema che il Comune stesso riconosce 'falsa' in data 27/07/2015 con nota prot. N. 066979, laddove chiede una rimodulazione del debito per pagamenti già effettuati e non contabilizzati dal fornitore e/o dalla banca che ha ricevuto la cessione del credito, pagamenti avvenuti prima del 10/07/2015. Si ammette quindi, da parte del Comune, 15 giorni dopo la cosiddetta transazione, che la certificazione del Comune stesso, accettata e sottoscritta, era 'falsa', così come 'inesatta' era la attestazione di banca Sistema".
Come non bastasse, denuncia ancora Magliocco, "il credito vantato dalla banca - nei modi nei quali è stato richiesto - non è riscontrabile, quindi non certo. È il segretario generale del Comune che lo afferma con nota n. 95399 del 16/12/2013. Ma la dirigente sottoscrive che gli importi pretesi dalla banca sono integralmente dovuti, salvo poi smentirsi successivamente laddove si richiedono correzioni per importi non dovuti. Ci si chiede, pertanto, come possa un segretario comunale sostenere la irriscontrabilità dei conti e contestualmente portare in giunta una delibera nella quale si riconosce che gli importi sono integralmente dovuti. Pertanto, anche sui pareri espressi la invitiamo a fare approfondimenti".
Da ultimo, e non in termini tecnici, Magliocco invita Trifuoggi a suggerire al sindaco Cialente maggiore prudenza. "Il Comune, infatti, nella delibera 261, autocertifica di essere stato moroso per diversi anni e lo stesso dicasi per ADSU, Provincia e Università. Cialente, che bene fa a richiedere il recupero del non pagato (che peraltro rischia di ricadere su tutti gli aquilani), dovrebbe farlo però in modo meno saccente, ricordandosi che un Comune moroso la prima pietra la scaglia ma con maggior garbo".