Domenica, 22 Novembre 2015 17:16

Chiusura punti nascita, deroga per aree montane. Decisione alla Regione

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“Il ministro della salute Lorenzin ha mantenuto l'impegno e ha firmato già lo scorso 11 novembre il decreto che consente di mantenere in attività, nelle aree montane, i punti nascita inferiori a 500 parti annui, in deroga a quanto previsto dall'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, a condizione che vengano mantenuti gli standard di qualità e di sicurezza previsti dalla normativa”.

Lo dichiara la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane. E le sue parole 'suonano' come un segnale di speranza per le comunità abruzzesi che, nei mesi scorsi, si sono battuti per evitare la chiusura dei punti nascita, in particolare per i cittadini di Sulmona e, chissà, Atri. “Il decreto - spiega Pezzopane - che recepisce le istanze portate avanti dall'integruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, di cui faccio parte, stabilisce che siano le Regioni ad avanzare la richiesta al Ministero della Salute sul mantenimento dei punti nascita e affida al Comitato Percorso Nascita nazionale il compito di esprimere un motivato parere su tali richieste".

Il decreto Lorenzin introduce un nuovo criterio, in base al quale lo standard non è più legato al numero dei parti per singolo plesso ospedaliero, ma è affidato alla formazione e alla elevata casistica delle equipe mediche ed infermieristiche che svolgono il servizio, consentendo in tal modo il giusto equilibrio tra il diritto di nascere in montagna e il diritto di farlo in condizioni di assoluta qualità e sicurezza.

"Ora, la Regione Abruzzo ha finalmente margine di manovra per agire e per tutelare i punti nascita a rischio sul nostro territorio, tra cui quello di Sulmona, per non sguarnire le zone montane e le aree interne di servizi essenziali per la salute e delle donne e dei nascituri. Un principio per cui ci stiamo battendo da tempo e che ora viene riconosciuto anche dal governo. Un ringraziamento va il ministro Lorenzin e il sottosegretario De Filippo -conclude la senatrice democrat - per aver dato seguito a quanto avevamo avuto modo di richiedere nei mesi precedenti. Non c'é più nessun ostacolo da Roma. La decisione è nelle mani di Regione ed Asl".

Ultima modifica il Domenica, 22 Novembre 2015 17:27

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