Arriva dall’Aquila la messa a punto di una nuova procedura tesa ad alzare il livello di sopravvivenza per le persone coinvolte in incidenti di montagna, dovuti a valanghe. Nei prossimi giorni, infatti, Regione Abruzzo recepirà una proposta su cui hanno lavorato Asl1 e Univaq, e che diverrà immediatamente operativa.
Il nuovo sistema di soccorso anti-valanga è stato uno degli argomenti al centro del summit sull’emergenza-urgenza, promosso dalla sezione aquilana della V. A. Do, associazione di volontariato per l’assistenza domiciliare, che collabora attivamente con la Asl nell’hospice dell’Aquila e che, appartenendo alla Protezione civile, si occupa anche di emergenza sanitaria. Al meeting - svoltosi a Montesilvano, lunedì e martedì scorsi - la nuova procedura ha avuto l’ok definitivo: nei prossimi giorni, come detto, la Regione la recepirà con una delibera.
La ‘riscrittura’ dell’iter di soccorso è opera del prof. Franco Marinangeli, presente nell’occasione come rappresentante dell’Università dell'Aquila, che ricopre la carica di direttore della Rete del Dolore e cure palliative per la Asl e che si avvale della preziosa collaborazione del’associazione Vado. La nuova procedura, oltreché di Marinangeli, porta la firma del dr. Gianluca Facchetti, responsabile medico del Cnsas (Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico).
"Con questo nuovo percorso operativo - ha spiegato Marinangeli - le persone coinvolte in incidenti da valanga verranno trasferite alle cardiochirurgie di Teramo e Chieti, dotate di tecnologie specifiche, e non più all’ospedale del capoluogo regionale. Tutto ciò, oltre a valorizzare al meglio il prezioso lavoro di 118, Asl e Soccorso alpino, consentirà di lavorare in sinergia a livello regionale. Un nuovo modo di procedere, rispetto alla situazione attuale, che alzerà la soglia di sopravvivenza delle vittime delle valanghe perché non verrà trascurata neanche la più piccola chance per il paziente".
Al summit regionale di Montesilvano, a cui era presente anche Alfonso Mascitelli, direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, c’erano, per la Asl1, Tullio Pozone, direttore del dipartimento di Emergenza-Urgenza, Gino Bianchi, responsabile del 118, Angelo Blasetti, in rappresentanza della Direzione Asl. "Abbiamo fatto il punto dell’attuale situazione dell’emergenza-urgenza abruzzese - ha aggiunto Marinangeli - messa a confronto con il sistema sanitario israeliano, che oggi rappresenta un riferimento mondiale di qualità. C’erano infatti tutti i medici che, negli ultimi due anni, hanno partecipato ad una esperienza in Israele".