Martedì, 01 Marzo 2016 12:08

"Luoghi sicuri": il 4 marzo va in scena "Courage! Storie di coraggio, resistenza e migrazione"

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Il secondo appuntamento con la rassegna di “Luoghi Sicuri - Senza vento, storie di sogni e migranti” è con Murè Teatro.

La rassegna, ideata ed organizzata da ArtistiAquilani onlus, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, con il Comune dell’Aquila e con il Comitato territoriale Arci L’Aquila, ruota intorna al tema dell’incontro fra culture diverse e il fenomeno dell’emigrazione nel suo aspetto storico e contemporaneo.

Venerdì 4 marzo alla Casa del Teatro ( Piazza d’Arti - via Ficara, L’Aquila ) alle 21, andrà dunque in scena “COURAGE! Storie di coraggio, resistenza e migrazione” di Murè Teatro.

Lo spettacolo ( finalista al “Premio Scenario 2015 per Ustica” ) , racconta le vicende di una piccola compagnia teatrale , un gruppo di giovani attori e musicisti, che sono sul punto di emigrare dall’Italia. Si chiedono se il Paese abbia ancora bisogno di loro e del Teatro. Prima di partire, decidono di mettere in scena Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht, dando inizio a quella che sarà l’odissea della creazione di uno spettacolo. Le scene di Madre Courage finiscono per intrecciarsi a storie della realtà, di emigrazione del passato e del presente; storie di coraggio: la resistenza delle donne afghane, le lotte per i diritti del lavoro delle operaie nel Sud dell’Abruzzo e tante altre storie ancora. Ma soprattutto, a fare da sfondo è la vicenda della giovane compagnia, che parla di un tentativo, entusiastico quanto disperato, di fare Teatro, oggi, in Italia.

Scrive dello spettacolo il critico teatrale Paolo Verlengia: "Alla spicciolata entrano i tre attori per comporre il quadro di una giovane compagnia dai tratti guitteschi (baffi posticci sbilenchi, memoria imprecisa, interruzioni interne ed esterne) impegnata tra mille dubbi (materiali prima che psicologici) nella pretenziosa messinscena di Madre Courage, un manifesto del teatro engagé, un terreno scivoloso dove “toppare” è vietato quanto facile. C’è persino il carro della celeberrima eroina brechtiana, dotato di ruote e realizzato con assi di legno mobili, capaci di farlo modulare in un gioco di aperture e trasformazioni vicine ad uno spettacolo d’illusionismo da circo popolare. La territorialità è un altro punto focale dello spettacolo, alimentato in forma sia linguistica che musicale: gli strumenti acustici proliferano progressivamente in scena, recuperando dalla tradizione locale, pur sperimentata entro ambientazioni esotiche, che trasferiscono l’azione verso latitudini lontane ed intermittenti, a fungere da didascalia senza testo. Qui si coglie il valore effettivo dello spettacolo, che non è un brillante esame di maturità sulla lezione della recitazione epica, ma un pezzo di teatro autonomo. La maturità dei Muré viene fuori limpida nel coraggio di superare Brecht e nei modi di far propri degli strumenti, non già dei modelli né dei dogmi. Il carro rubato a Brecht diventa ora nave, ora interno domestico, ma soprattutto palcoscenico nel palcoscenico, per un effetto di inquadratura dell’azione simile allo zoom cinematografico”.

Regia e drammaturgia di Francesca Camilla D’Amico. Con Francesca Camilla D’Amico, Martina Morgione, Marcello Sacerdote. Musiche di scena di Sebastian Giovannucci

È richiesta la prenotazione

Per info e prenotazioni: +39 349 224 3284,  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  , www.artistiaquilani.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 01 Marzo 2016 12:31

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