Sabato, 23 Aprile 2016 10:29

"Enlightening Surfaces", in mostra a Bologna gli scatti dell'aquilana Serena Vittorini

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Sarà inaugurata il prossimo 30 aprile (ore 18:30) Enlightening Surfaces, la prima mostra bi-personale delle fotografe Serena Vittorini, aquilana, e Melissa Pallini. L'iniziativa, curata da Fanny Borel, sarà inaugurata all'interno della galleria dell'associazione culturale Luci e Ombre, a Bologna.

"Enlightening Surfaces scaturisce dal desiderio di esplorare oggetti provenienti dal mondo naturale che trovano assonanze con la sfera intima dell'essere umano - si legge in una nota della curatrice - oltre ad esaltare la piacevolezza delle forme, questa indagine conduce ad una riflessione sulla carica emblematica che determinati oggetti assumono fin dai tempi della classicità. Così il melograno adduce al mito di Persefone, per la quale questo frutto sarà la causa del suo legame perpetuo con gli inferi. La farfalla simboleggia già nei miti greci Psiche, ovvero l'anima, rappresentata come una giovinetta alata. La conchiglia, assume la forma della spirale che, oltre che indicare la sezione aurea, si ritrova all'interno del corpo umano, ad esempio nella coclea, la parte dell'orecchio interno".

Tali elementi vengono raffigurati attraverso la tecnica fotografica dello still life. La valenza scientifica di questi viene arricchita dal light painting, tecnica in cui durante i tempi lunghi dello scatto un peculiare espediente di illuminazione e l'utilizzo di gelatine colorate creano effetti cromatici che esaltano le qualità simboliche degli oggetti.  

L'incontro tra Melissa Pallini e Serena Vittorini avviene nell'ottobre 2013. La loro conoscenza porterà alla scoperta della passione comune per lo still life. Guidate dall'interesse nella potenzialità che questa tecnica presenta e soprattutto dalla varietà degli effetti ai quali può condurre, lavorano alla realizzazione di Enlightening Surfaces, progetto per il quale verranno presentati i primi lavori di una serie in corso di realizzazione.

"In questa mostra vengono analizzati oggetti che la mente tende a semplificare, quasi finendo per considerarli ovvietà, secondo prospettive fotografiche che ne fanno affiorare i lati meno palesi, sviscerandoli fino a suggerirne il contenuto nascosto", sostiene la curatrice Fanny Borel.

Sarà possibile visitare la mostra dal 1 al 10 maggio prossimi, nello spazio espositivo dell'associazione Luci e Ombre, in via Mascarella, 12 a Bologna.

Ultima modifica il Sabato, 23 Aprile 2016 16:41

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