Martedì, 31 Maggio 2016 14:14

L'Aquila: la Scuola di cinema (forse) si salva, nonostante D'Alfonso e Lolli

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Buone nuove per il Centro sperimentale di cinematografia - sede Abruzzo (Csc) dell'Aquila. Una delle cinque sedi della più antica scuola di cinema del mondo, un'eccellenza e un vanto del capoluogo abruzzese, dovrebbe trovare il finanziamento necessario alla sua sopravvivenza nelle risorse del 4% della ricostruzione, messe a disposizione dal governo per le attività produttive e culturali.

Ad annunciarlo è stato il direttore generale del Csc Marcello Foti, presente all'Aquila assieme ai massimi dirigenti dell'istituto per la consegna dei diplomi - equiparati per legge a una laurea triennale - a sette studenti, per lo più di fuori regione (e uno proveniente dalla Cina), che hanno vissuto nel capoluogo gli ultimi tre anni delle loro vite.

A meno di clamorosi dietrofront, dunque, dovrebbe essere garantito un altro triennio di permanenza all'Aquila della scuola, finanziato ad oggi dal Ministero della cultura (Mibact), dal Comune dell'Aquila e dalla Regione Abruzzo. E proprio quest'ultima, per mano della giunta di Luciano D'Alfonso e del suo vice aquilano Giovanni Lolli, ha manifestato la volontà politica di non concedere un nuovo triennio di contributi, nonostante la sede abruzzese viva (complessivamente) di poco più di mezzo milione di euro l'anno [leggi gli approfondimenti]. Cifre modeste per un ente come la Regione Abruzzo, e per il prestigio che la Scuola nazionale di cinema porta con sé.

Insomma per garantire continuità al Csc sarà necessario attingere alle risorse della ricostruzione post-sisma, il che la dice davvero lunga sulle politiche in fatto di cultura della giunta D'Alfonso.

"Il nostro percorso è iniziato cinque anni fa, e intendiamo proseguirlo - ha sottolineato Foti - qualche spiraglio di luce inizia ad intravedersi, con la possibilità di accesso ai fondi del governo, destinati anche a formazione ed eccellenze. Abbiamo dimostrato un atteggiamento di fiducia, pubblicando il bando per il nuovo anno accademico [leggi l'articolo], nonostante ad oggi ancora non ci siano certezze. Presenteremo un progetto serio e mirato per accedere ai fondi del 4%".

Vedremo nei prossimi mesi se la scuola, fondata nel 1935, manterrà in Abruzzo una delle sue cinque sedi sparse sul territorio nazionale.

La consegna dei diplomi. Asciutta, in fondo poco cerimoniale e a tratti emozionante la consegna dei diplomi di laurea per sette studenti e studentesse che hanno presentato quattro film. Proiettati anche i trailer dei lavori documentaristici, di cui saranno messe in onda le versioni integrali nel pomeriggio. Come annunciato nei giorni scorsi, spazio anche a uno dei documentaristi maggiori sulla scena mondiale: Gianfranco Rosi, regista di Sacro GRA (Leone d'oro a Venezia) e Fuocoammare (Orso d'oro a Berlino), presente all'Aquila per ricevere il diploma honoris causa [leggi l'articolo]. 

"Vogliamo che questa scuola rimanga proprio all'Aquila - ha evidenziato il presidente del Csc, Stefano Rulli - perché qui i ragazzi possono costruire un'esperienza culturale particolare e densa della propria vita". Il presidente del Centro ha poi annunciato legami più stringenti, per il prossimo triennio, con le altre tre sedi distaccate dell'istituto: "In particolare con Palermo e Milano, per quanto riguarda il cinema di narrazione documentaria".

I film sono Duemilanovecentododicimetri di Luca Antonetti (durata 65'); Exhibit human di Arianna Vergari, Marco Camilli, Valentina Traini (dur. 40'); Tamburo di cuore di Jacopo Brucculeri (dur. 80') e The first shot di Yan Cheng e Federico Francioni (dur. 75').

Le sinossi dei film

Duemilanovecentododicimetri di Luca Antonetti, dur: 65 min
La sfida delle "Tre Vette" del Gran Sasso d'Italia, sulla via aperta nel 1910 da due alpinisti tedeschi, Hans Riebeling e Hans Schmidt, ma mai portata a termine, è l'occasione per un padre e un figlio adolescente di imprimere un segno profondo nel loro rapporto, oltrepassando entrambi la linea d’ombra. A 2912 metri.

Tamburo di cuore di Jacopo Brucculeri, dur: 80 min
Tre ragazze ci consentono di conoscere una comunità di cura e recupero sociale e un centro diurno, dove Mauro è il loro maestro di musica.

Exhibit human di Arianna Vergari, Marco Camilli e Valentina Traini, dur: 40'
Giovane fotografa riflette sulla sua decisione di farsi plastinare. Uno psicanalista e una filosofa fanno da contrappunto alle motivazioni e alle tesi della sua scelta. Sullo sfondo centinaia di cadaveri esposti nelle cripte e corpi manipolati dopo la morte per sconfiggere la naturale decomposizione biologica.

The first shot di Yan Cheng e Federico Francioni, dur: 75 min
Tre luoghi della Cina. Tre protagonisti si confrontano con lo "spaesamento" dovuto alla perdita delle loro radici. Alle loro spalle, si intravede una Storia contradittoria e in perenne trasformazione a partire da quel primo sparo, del 1911.

Produzione: Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema - Sede Abruzzo 2016
Marcello Foti (direttore); Francesca Ruzza, Alessia Moretti, Rinaldo Aristotile (ufficio amministrativo-didattico-tecnico); con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo - Regione Abruzzo - Provincia dell'Aquila - Comune dell'Aquila

Docenti - regia
: Stefano Gabrini; scrittura: Lorenzo Hendel, Giovanni Oppedisano, Stefano Gabrini; fotografia: Marco Incagnoli; montaggio: Giovanni Oppedisano, Edoardo A. Dell'Acqua; suono: Stefano Campus, Dario Calvari; software di color grading: Andrea Lunesu 

Ultima modifica il Martedì, 31 Maggio 2016 16:20

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