Martedì, 31 Maggio 2016 15:43

Rosi all'Aquila: "Altre morti in mare se l'Europa non prenderà decisioni serie"

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"Colpisce al cuore la platea di Venezia con El sicario - room 164, poi finalmente ritrova la strada di casa e si smarrisce attorno a Roma inseguendo frammenti di vita lungo il grande raccordo anulare, si rifugia infine a Lampedusa per specchiarsi nel mare della nostra indifferenza. Il suo cinema apolide non ha confini, solo orizzonti".

Sono alcuni passi letti stamane all'Aquila dalla preside della Scuola nazionale di cinema, Caterina D'Amico, testo del diploma honoris causa che l'istituto ha voluto consegnare a Gianfranco Rosi.

Con Fuocoammare, ambientato a Lampedusa, ha voluto raccontare l'odissea dei migranti, vincendo l'Orso d'oro a Berlino: "All'inizio Fuocoammare non voleva avere questa idea pregnante di diventare un film politico così attuale - ha dichiarato a old.news-town.it il regista, considerato uno dei più grandi documentaristi contemporanei - poi, però, mi sono reso conto della reazione delle persone: c'è come una terza storia del film, fuori dal fotogramma, che spinge sempre di più dentro il fotogramma".

La questione dei viaggi nel Mediterraneo, tra le più importanti del nostro tempo, assume un significato ancora maggiore quando, come in queste settimane, sono a centinaia a trovare la morte: "Finché l'Europa non prenderà decisioni importanti e serie - evidenzia Rosi - purtroppo non vedo un termine alla morte di queste persone".

rosi cscIl regista è arrivato nel capoluogo abruzzese per ricevere l'onoreficienza e incontrare i neodiplomati [leggi l'articolo] della sezione abruzzese del Centro sperimentale di cinematografia (Csc).

Già nel 2010 Rosi lavorò all'Aquila, assieme agli studenti di cinema, per la realizzazione del documentario L'Aquila. Un anno dopo: "E' un orgoglio e un'emozione tornare qui - ha affermato - allora, con gli studenti portammo avanti un percorso narrativo importante. Alcuni di loro non avevano ancora maturato l'idea di cinema, ma oggi sono cresciuti. D'altronde, anche io ai tempi avevo girato solo due film".

Un ruolo importante quello degli studenti del Csc per tutta la comunità aquilana, perché nel corso degli anni hanno raccontato e continuano a narrare i problemi, le speranze e soprattutto le numerose trasformazioni della città che cambia.

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Giugno 2016 00:40

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