Martedì, 14 Giugno 2016 11:01

"Ma Ma": Penelope Cruz e Julio Medem aprono la 12esima edizione del 'Biografilm Festival'

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Torna a Bologna il Biografilm Festival, vetrina d’eccellenza di pellicole internazionali che hanno come tema principale la narrazione di storie umane.

Giunto alla 12ma edizione, dal 10 al 20 giugno, questo contenitore biografico continua nella propria missione di dare spazio ad artisti emergenti arricchendosi in contemporanea, di presenze altisonanti della cinematografia mondiale.

Raccontare e comprendere la realtà contemporanea in tutte le sue sfumature e offrire gli strumenti per conoscerla e viverla con consapevolezza è il punto di arrivo di un percorso fatto da 89 pellicole tra opere prime e anteprime e oltre 100 ospiti nazionali e internazionali: il jazzista Enrico Rava (a cui sarà dedicato un documentario), il regista Andrea Segre, gli attori Gael Garcia Bernal e Luca Marinetti, alcuni dei nomi. Numerosissimi coloro che hanno dato il loro contributo pur non presenziando al Festival. Dall’immigrazione con la sezione No Borders all’arte di Biografilm Arte passando per Celebration Of Lives, sezione dedicata a quei personaggi che hanno impegnato la loro vita affinché lasciassero un segno.

A dare il via a questi intensi giorni l’anteprima italiana di Ma ma – tutto andrà bene, film del regista Julio Medem (autore del pluripremiato Lucía y el sexo), co-prodotto e interpretato da un’intensa Penelope Cruz nei panni della 40enne Magda malata di tumore al seno, madre e compagna combattiva, ottimista fino in fondo nonostante tutto, in una Spagna in piena crisi economica. Un progetto che vede la sua origine nel 2006, abbandonato fino al 2014 quando il regista consegna la prima bozza della sceneggiatura all’attrice che invece fa sua la storia di Magda tanto da volerne diventare produttrice e nascosta co-regista, conquistata dall’ottimismo e dalla positività che rappresenta la protagonista. Un personaggio questo che, a detta dell’attrice, è stato molto difficile abbandonare terminate le riprese. Un personaggio che le è rimasto dentro come pochissime altre volte le era successo. Sulla scena insieme a lei due nomi meno conosciuti fuori dai confini confini spagnoli Luis Tosar e Asier Etxeandía che tengono perfettamente testa all’egregia interpretazione della Cruz.

Il film tocca dei temi molto delicati, la malattia e l’intenso desiderio di maternità di una donna come tante, e li affronta con delicatezza senza mai sconfinare nel patetico. Complice una sapiente fotografia assecondata da una regia mai statica, si fa fatica a tenere il passo emotivo della storia ma al contempo ci si rende conto di trovarsi di fronte ad una vicenda che ha in sé connotati strazianti. Quasi come se il regista non avesse voluto cedere alla tentazione di sottostare alla sceneggiatura per servire in pasto allo spettatore la parabola strappalacrime di quando amore e morte sono funzione l’uno dell’altra.

Già uscito in Spagna lo scorso anno, è stato presentato oltreoceano durante l’ultima edizione del Toronto Film Festival e sarà nelle nostre sale a partire dal 16 giugno.

Ultima modifica il Martedì, 14 Giugno 2016 17:27

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