Costruito dalla sezione romana del CAI nel 1886, il Rifugio Garibaldi fu il primo e più alto insediamento umano dell’intero Appennino e l’unica costruzione nell’Appennino Centrale nel periodo della conquista alpinistica del massiccio del Gran Sasso.
Il Cai L’Aquila festeggia il 130° anniversario dall’inaugurazione del Rifugio con una serie di eventi che si terranno domenica 17 luglio.
Le iniziative in programma, illustrate in conferenza stampa dal presidente Cai L’aquila Piergiorgio Barducci, sono per tutti i gusti. Si parte alle 8.30 da Campo Imperatore per la salita al Corno Grande lungo la Via Normale. Ad accompagnare gli escursionisti saranno Carlo Iorio, Fabio di Vito e Marino Zappone del CAI ASE.
Ci sarà spazio anche per appuntamenti culturali. In collaborazione con l'associazione culturale Segni, i fotografi Claudio Cerasoli e Antonio Di Cecco allestiranno un set fotografico. Gli scatti verrano poi esposti in una mostra a settembre. L'iniziativa fa parte di un'indagine visiva che vuole mostrare uno spaccato di vita moderna in montagna, in dialogo con la documentazione storica presente negli archivi del CAI.
Alle 11 l’appuntamento è con le note del “Trio Solotarev” composto da Fernando Mangifesta, Lorenzo Scolletta e Alberto Veranrelli, che si esibirà, sotto la direzione artistica di Sara Cecala, in“Note di Accordeon”.
Una giornata che per l’Assessora alla Cultura del Comune dell’Aquila Betty Leone e per il Sindaco Massimo Cialente offre "alla città un’occasione per recuperare un'identità inevitabilmente legata al rapporto con la montagna, ripercorrendo la storia di un luogo fortemente simbolico per tutti gli aquilani".