Sono tornate da un paio di giorni le donne dell'associazione culturale Animammersa dell'Aquila, che hanno partecipato nello scorso weekend alla manifestazione artistica Land art al Furlo, giunta alla settima edizione, che si svolge ogni estate alla Casa degli Artisti del Furlo, all'interno dell'omonima riserva naturale, in provincia di Pesaro Urbino.
Animammersa, come già successo in passato in diverse parti d'Italia, ha portato il progetto "Mettiamoci una pezza", dopo la consueta chiamata a raccolta di pezze e tessuti. Il tema era il Mare nostrum, dedicato a quell'oceano che vede ogni giorno l'attraversamento dei migranti, come anche la presenza delle discusse piattaforme petrolifere. Il tema del Land art al Furlo di quest'anno, invece, era il totem.
Sono state decine le opere, in forma di totem, realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Grande attenzione alla manifestazione anche da parte dei media marchigiani ed emiliani, come il quotidiano Il Resto del Carlino. Tra tutte, l'installazione del "tappeto" di pezze dedicato al mare, opera di Animammersa, era l'unico sviluppato in orizzontale.
La Casa degli Artisti del Furlo, che ospita ogni anno l'evento, era la casa degli operai elettrici, prima dell'Unes, poi dell'Enel. E' un edificio del 1919 liberty, con un'area circostante di circa 5 ettari. Acquistata nel 2003 da Andreina De Tomassi (già giornalista del Venerdì di Repubblica) ed Antonio Sorace, è diventata un'associazione culturale noprofit.
In estate ospita gli artisti che partecipano alla Land Art del Furlo. Casa degli Artisti è anche un parco-museo con una cinquantina di opere all'aria aperta. Conserva solo piante autoctone e un frutteto di frutta antica.
La partecipazione alla manifestazione artistica internazionale rappresenta un bel riconoscimento per le donne dell'associazione aquilana Animammersa, che da tempo propongono progetti culturali in Abruzzo, e fuori. (m. fo.)