Il prossimo 20 ottobre i Solisti Aquilani debutteranno alla Filarmonica di Berlino, tempio assoluto della musica di tradizione di ogni tempo e Paese, un evento di assoluto prestigio dopo le recenti esibizioni a Parigi e Strasburgo.
A Berlino I Solisti si proporranno in un programma particolarmente amato e collaudato: Antiche arie e danze per liuto (III Suite) di Ottorino Respighi; il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra d'archi di Felix Mendelssohn- Bartholdy (solista Pietro Massa) e "Le Quattro Stagioni" da Il cimento dell'armonia e dell'inventione di Antonio Vivaldi, violino solista Daniele Orlando.
Sul capolavoro vivaldiano in particolare - peraltro inciso proprio nei giorni scorsi dai Solisti - l'ensemble, stimolato dal talentuoso Orlando, ha lavorato con attenzione quasi maniacale per un risultato che, nel rispetto integrale della partitura, ha prodotto una interpretazione diversa e originale.
"Mai come oggi l'attività all'estero dei Solisti trova ragioni nelle qualità del gruppo cameristico che può contare su due fattori di eccellenza: strumentisti giovani e dalle straordinarie professionalità, in grado di sostenere scambievolmente parti solistiche e d’insieme di elevato impegno virtuosistico e interpretativo, caratteristica comune a ben pochi gruppi da camera, e un repertorio che abbraccia le più diverse epoche musicali da quella pre-barocca alla musica contemporanea, con particolare riguardo ai compositori italiani, senza trascurare interessanti incursioni nel teatro d’opera", si legge nella nota dell'organizzazione, soddisfatta per il riconoscimento internazionale.
Nel 2018 I Solisti Aquilani compiranno 50 anni, una data importante ma anche l'occasione per bilanci e retrospettive. Lungo l'elenco dei concerti, significativa la partecipazione a eventi e festival delle maggiori istituzioni musicali italiane e straniere. Determinante resta il lavoro "certosino" svolto nella regione di appartenenza che ha visto il complesso suonare anche in piccolissimi centri o in spazi irrituali, fedele al dettato statutario che lo vuole al servizio della divulgazione della musica nel proprio territorio di origine.
"La sfida oggi non è più solo nell'essere bravi. La bravura, la professionalità, sono necessarie ma possono non essere sufficienti. Bisogna saper dire e dare qualcosa di più – ricorda Maurizio Cocciolito, direttore artistico de I Solisti Aquilani – essere una eccellenza in questo momento storico richiede impegno, sacrificio, studio ma anche talento, dedizione totale e capacità di comunicare con immediatezza significati e valori nuovi accanto a quelli tradizionali. E' un lavoro di squadra dove ciascuno contribuisce a consolidare o aggiungere nuove maglie alla rete di impegni e richieste che crescono in maniera esponenziale se si propone qualità in tutto, dalla musica alla comunicazione all’immagine ai contenuti".