Un cammino nell'Abruzzo aquilano. Quattro giorni alla scoperta dei luoghi di Ignazio Silone per comprenderne il messaggio e contemplare i luoghi che ne hanno ispirato le opere. Incontriamo Paolo Iannicca, abruzzese che da anni lavora nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo.
Non possiamo non chiedergli subito com'è nata l'idea di organizzare un cammino nei luoghi di Silone.
E’ da tempo che pensavo di ideare un cammino dedicato ad Ignazio Silone. Nelle opere dello scrittore marsicano emergono un grande amore verso la terra d’origine ed una particolare attenzione per le sofferenze degli ultimi. I suoi libri sono intrisi di giustizia sociale, uguaglianza e libertà di coscienza, valori che non hanno confini geografici o di tempo, che rendono Silone un autore unico ed attuale. Dunque, ho pensato che non potesse esserci miglior modo per generare una riflessione su questi temi se non durante un cammino nella sua terra.
Ho avuto occasione di rileggere Fontamara di recente e, in alcuni tratti, mi è sembrato che Silone raccontasse quello che incredibilmente talvolta accade nei nostri paesi ancora oggi: ogni tanto da abruzzese non ti senti di vivere a Fontamara anche tu?
Fontamara è in Abruzzo, e la forza di Silone è proprio quella di fare della sua regione un microcosmo racchiuso da belle ed aspre montagne. Ma Fontamara è anche ovunque ci sia oppressione, prepotenza, inganno e malversazioni. Purtroppo di Fontamara nel mondo ce ne sono tante e tante altre ce ne saranno ancora. Per questo è opportuno ogni tanto fermarsi a riflettere sui valori che Silone ci trasmette.
Fontamara è il tuo libro preferito di Silone? Quali altre sue opere puoi suggerire?
Oltre a Fontamara mi sento di consigliare sicuramente “Uscita di Sicurezza”, che può essere considerato il suo testamento politico, e anche “Avventura di un povero cristiano”, in cui l'autore narra la storia di Papa Celestino V, il papa del “gran rifiuto” di Dante molto venerato nell'Abruzzo aquilano.
Oggi i cammini a piedi sono una modalità di viaggio slow che piace, sia perché non è impattante e si ha il tempo di godere appieno dei paesaggi attraversati, e sia perché, a partire dal "modello" del cammino di Santiago de Compostela, camminare è spesso anche un momento per guardarsi dentro e riflettere: che ne pensi?
Si è vero. E sono convinto che un cammino, unito alla lettura di alcuni libri di e su Silone, sia il modo migliore per comprendere l’autore marsicano. Così facendo avremo tutto il tempo di curarci dei dettagli, di apprezzare i particolari, capire le sue fonti d’ispirazione e comprenderne a fondo il messaggio. Per il resto poi, ognuno cammina per cercare qualcosa, fuori o dentro di sé.
Un cammino per comprendere l'opera di Silone dunque, ma anche per scoprire paesaggi troppo spesso sconosciuti ai circuiti turistici tradizionali e in cui sarebbe difficile arrivare a piedi senza una guida esperta. Quali sono i luoghi toccati dal percorso che farai?
Il cammino parte dal Parco Nazionale d’Abruzzo e si snoda lungo la valle del Giovenco fra panorami mozzafiato, natura selvaggia e borghi incantevoli. L’arrivo è a Pescina, paese natale di Silone, dove sono ambientate gran parte delle sue opere e dove è attualmente sepolto, proprio su un’altura dalla quale si domina il Fucino, la terra tanto agognata dai suoi “cafoni”.
Andiamo nello specifico: sarà un cammino per tutti o bisogna essere allenati?
E’ un cammino non molto difficile, di quattro giorni. La tappa più impegnativa è di circa 14 Km e con un dislivello complessivo in salita di circa 500 metri. Quindi, basta non essere completamente sedentari. Inoltre ci sarà un servizio di trasporto bagagli in modo da poter viaggiare con il necessario per un’escursione di una giornata ed essere il più liberi possibile. Infine, i nostri ritmi saranno lenti. Leggeremo Silone, ne parleremo e contempleremo il suo e il nostro Abruzzo.
Allora iniziamo a prepararci e segnare la data sul calendario 2017. Quale sarà il periodo e perché l'avete scelto?
Il cammino avrà luogo per la prima volta dal 22 al 25 aprile. Quale migliore occasione per festeggiare la Liberazione se non in nome del valore dell’antifascismo, tanto cari ad Ignazio Silone? La prima edizione sarà organizzata dalla mia cooperativa in collaborazione con una rete nazionale di turismo responsabile e, se ci saranno richieste, predisporremo anche altre date nel corso dell’anno.