Lunedì, 13 Febbraio 2017 14:14

Asilo Occupato, spazi sociali e cultura: "dalle Istituzioni il nulla, trovino almeno locali agibili per le attività ad oggi sospese"

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"A distanza di sei anni, l'Amministrazione comunale non è riuscita a fare niente per riqualificare uno spazio come l'Asilo Occupato in viale Duca degli Abruzzi, che grazie all'impegno e l'autorganizzazione di tant* attivist* ha colmato il vuoto cittadino di spazi pubblici per l'aggregazione".

Si legge in una nota del Collettivo Asilo Occupato L'Aquila e dall'Associazione ArtQUake. In questi anni - spiegano - "l'Asilo Occupato è diventato lo spazio in cui sono transitate migliaia di persone, avanguardia di sperimentazioni culturali, sede di laboratori artigianali ed artistici, serate di musica e danza dalla tecno al tango, cineforum che nel tempo hanno passato centinaia di film nella sala Monicelli, mostre frequentate e riconosciute anche a livello istituzionale".

L'asilo è una struttura enorme e difficile da gestire ma gli attivisti che lo hanno occupato ed autogestito sono riusciti a fare tutto questo da soli, nel freddo, senza un soldo pubblico. "Il palazzo è stato occupato nel gennaio 2011, perché era stato abbandonato nonostante avesse ben resistito al sisma del 2009. Grazie all'occupazione si è accesa l'attenzione sull'Asilo, il Comune ha promesso lavori di riqualificazione, utilizzando i fondi Meloni legati ai giovani. Gli occupanti non si sono mai opposti alla riqualificazione, ci mancherebbe, la auspichiamo tutti nel bene comune nostro e della città; siamo infatti per la messa in sicurezza totale e reale dell'Aquila e di tutto il Paese. Solo che, arrivati al 2017, con un nuovo sciame sismico in corso, l'Amministrazione quei lavori non li ha mai neanche iniziati e l'Asilo si ritrova come al 6 aprile 2009, nell'impossibilità di svolgere le attività sociali e culturali che portate avanti fino al 18 gennaio e senza un luogo dove stare".

La città ha la stessa fame di spazi sociali di sempre, che il terremoto non può fermare, "almeno che non si scelga di andar via e contribuire allo spopolamento del nostro territorio. Cosa che non possiamo accettare. Nella drammatica situazione di disgregazione sociale e di precarietà in cui viviamo, di spazi come l'Asilo o CaseMatte, questa città ne ha un grande bisogno e non può accettare di perderne neanche un metro".

Dunque, la richiesta all'Amministrazione - che in questi sei anni non si è opposta all'occupazione - affinché trovi subito una soluzione, mettendo a disposizione spazi agibili per le attività ad oggi sospese. A sottoscrivere la richiesta, CaseMatte e 3e32, Opus, Polyhedric Center, Collettivo Fuori Genere, Reacto, Appello per L'Aquila, Arci, Ass. 180 Amici L'Aquila Onlus, Arcigay, Querencia, Link Studenti Indipendenti, Ass. Donne TerreMutate, Laboratorio di Giocoleria Asilo Occupato, UDS, Dubadub.

Chi volesse sottoscrivere questo appello può mandare un' email ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultima modifica il Lunedì, 13 Febbraio 2017 14:27

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