Una guida che in 200 pagine racconta alcuni splendidi itinerari incontaminati nel nostro Paese, da nord a Sud.
'L’Italia selvaggia - Guida alla scoperta di luoghi incontaminati per tutti i piedi' di Elisa Nicoli, edito da Altreconomia, sarà in libreria e nelle botteghe del commercio equo solidale dal 6 luglio. "Un libro per tutti i piedi, alla scoperta dell’Italia magica e poco conosciuta fatta di montagne solitarie, valli perdute, boschi sterminati, acque limpide. L’Italia selvaggia è una guida che accompagnerà tutte le tipologie di turisti lungo trekking poco battuti, escursioni nella natura, percorsi 'segreti' dove turismo e ambiente convivono ancora felicemente", viene spiegato.
Sentieri selvaggi dove si può camminare nel silenzio, lontani da ogni traccia umana, dove si respira all’unisono con la natura e ci si perde (con prudenza) tra selve e radure, creste e forre. Aree selvagge da Nord a Sud del Paese: dalla Val Grande in Piemonte ai ginepri del Supramonte sardo, dalle pozze smeraldine in Valtramontina alla Cava d’Ispica di latitudine africana. Percorsi pensati non per atleti ma per tutti, perché l’obiettivo è ascoltare la natura, entrare - con il corpo e con la mente - in una 'relazione selvatica' in quei luoghi lontano dal tempo dove è ancora possibile godere della natura come bene comune. Valli, montagne e fiumi dove si dorme, si mangia e ci si muove secondo i valori di un turismo rispettoso della natura e degli animali.
Poteva dunque mancare l'Abruzzo? Certo che no. Grazie al lavoro di Alessia de Iure e Paolo Iannicca, operatori di turismo responsabile e profondi conoscitori del territorio regionale, nella guida ci sono delle schede dedicate a luoghi "nascosti" della nostra regione come i Monti della Meta - Mainarde e la valle della Cicerana.
Dove sono questi due luoghi? La Cicerana è situata a 1530 m sul livello del mare, nel territorio del comune di Lecce nei Marsi in provincia dell'Aquila, nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo; è caratterizzata da ampie radure circondate da immensi boschi di faggio, è uno storico luogo di passaggio per i viandanti, che si spostavano dalla Marsica all'Alto Sangro e viceversa. Negli angoli più nascosti sopravvivono antiche foreste di faggi, dove i patriarchi raggiungono i 500 anni di vita. In queste foreste primigenie, la concentrazione di specie viventi è impressionante. Un ecosistema intatto che racchiude un'immensa biodiversità. Il caratteristico ambiente carsico della zona ha favorito il formarsi di numerosi campi solcati (Karren), inghiottitoi e grotte, alcune delle quali usate nei secoli passati come neviere.
I Monti della Meta - Mainarde costituiscono la catena montuosa che, sviluppandosi da nord a sud, forma la spina dorsale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L'estremità più a nord è costituita dal Monte Amaro (1862 m) nella lussureggiante Val Fondillo, invece la punta meridionale è il Monte Marrone (1805 m) in Molise. I Monti della Meta - Mainarde sono un susseguirsi di paesaggi mozzafiato, boschi verdeggianti, valli incise e cime frastagliate, e sono il luogo che ha salvato dall’estinzione il Camoscio appenninico, che all’inizio del ‘900 contava circa una trentina di esemplari, quasi tutti concentrati sul massiccio della Camosciara.
Il Camoscio appenninico è considerato il 'più bello del mondo' grazie alla sua coloratissima livrea invernale, alle lunghe corna uncinate e soprattutto all’elegante incedere su percorsi ripidi e scoscesi. Oggi solo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si contano circa 600 esemplari di camoscio.
Cosa troverete nella guida:
- Lo spirito con cui avvicinarsi ai luoghi selvaggi, lo zaino perfetto, la preparazione fisica e tutte le cose che è bene sapere prima di partire “a piedi”: dalle scarpe allo spazzolino;
- 14 aree selvagge dal Nord al Sud dell’Italia, isole comprese: Val Grande, Valle Cervo, Val Codera, Val di Vesta, Lagorai, Valtramontina, Fosso del Capanno, Valle dello Scesta, Cicerana, Monti della Meta-Mainarde, Aspromonte, Orsomarso, Cava d’Ispica, Supramonte;
- Per ogni luogo: gli itinerari più belli, la natura da scoprire, le informazioni sui servizi in loco e i consigli di un “custode” speciale del territorio;
- Decine di percorsi nella wilderness, dalle Alpi agli Appennini, dai grandi Parchi alle piccoli oasi segrete da scoprire con lo spirito dell’ecoturismo;
- Focus su wild swimming e fiumi, canyon e gole, foreste ataviche, coste e dune solitarie, paesi fantasma.
Insomma, un libro indispensabile, in uscita all'inizio dell'estate, da cui poter rubare spunti per una vacanza all'insegna dell'Italia Selvaggia.
La prefazione è di Franco Michieli, geografo, autore di “La vocazione di perdersi”. I testi sono di Elisa Nicoli, Enrico De Luca, Alessia de Iure e Paolo Iannicca.